Un prodotto d’eccellenza e di qualità organolettiche eccezionali, l’unica patata italiana prodotta e confezionata in una sola terra, Bologna. La Patata di Bologna D.O.P. dopo il complesso e laborioso iter che ha impegnato a lungo il Consorzio, ottiene il riconoscimento definitivo europeo nel 2012.
La Denominazione di Origine Protetta è esclusivamente riservata al tubero che risponde per CARATTERISTICHE FISICHE, ORGANOLETTICHE e per AREA DI PRODUZIONE a quanto stabilito nel Disciplinare di produzione della D.O.P.
Cosa rende la Patata di Bologna D.O.P. la prima patata italiana insignita della Denominazione d’Origine Protetta?
CARATTERISTICHE FISICHE E ORGANOLETTICHE L’unica varietà della Patata di Bologna D.O.P. è la Primura: forma ovale, allungata e regolare, con un buon contenuto di sostanza secca. Il colore della sua polpa è giallo paglierino, la buccia liscia e possiede la tradizionale tonalità chiara, caratteristica che le viene fornita dalla composizione dei suoli di coltivazione. “Gli occhi” della Primura, ovvero la sede da cui cresceranno i germogli, sono profondi e ben accentuati. La polpa consistente, mai troppo secca e tendenzialmente non farinosa la rendono particolarmente idonea a molteplici utilizzi culinari come il fritto, la cottura a vapore e al forno.
La varietà, terreni vocati e tecniche di coltivazione esperte rendono il suo sapore tipico e delicato, con un leggerissimo retrogusto di castagna non troppo pronunciato, che rende il contrasto con i piatti salati gradevole per il palato ed ottimo per qualsiasi preparazione. La Patata di Bologna D.O.P. è una bontà autentica, tutta naturale: sana e genuina, nutriente e saziante, ricca di gusto nella sua tipica semplicità.
AREA DI PRODUZIONE La Patata di Bologna D.O.P. viene prodotta e confezionata da aziende iscritte al piano dei controlli, situate esclusivamente nella provincia di Bologna, e controllate dall’Organo di Controllo imposto dalle regole dei prodotti a denominazione di origine. La pataticoltura ha profonde radici nelle tradizioni rurali della provincia bolognese: già nell’Ottocento, quando le patate si chiamavano ancora “Pomi di Terra”, gli studiosi istruivano i contadini a coltivarle in questi terreni prediletti e all’uopo resi coltivabili, strappati alla forza dell’acqua con le prime bonifiche. Poderi e saperi sono stati tramandati con passione e perfezionati nel tempo.
Le caratteristiche uniche della Patata di Bologna D.O.P. sono determinate dalla genetica e dall’ambiente di coltivazione: suolo, clima, tecniche di coltivazione, tipologia di conservazione, sono gli ingredienti di una patata che ha la sua tipicità nello stretto legame con i fertili suoli bolognesi. L’area di coltivazione della Patata di Bologna D.O.P. è principalmente tra due fiumi il Sillaro e il Reno all’interno di una determinata zona che comprende: i Comuni di Budrio, Castenaso, Ozzano dell’Emila, San Lazzaro di Savena, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo di Bologna, Medicina, Molinella, Baricella, Minerbio, Granarolo dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore, più alcune zone montane fino a 700-800 m s.l.m. negli altipiani di Castel d’Aiano e Vergato.
L’azione sinergica tra suolo, clima, irrigazione, tecniche colturali e il lavoro dell’uomo danno vita ad un prodotto eccellente e unico nel suo genere, la Patata di Bologna D.O.P.