“Plaudiamo al grande lavoro svolto dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari-ICQRF del Mipaaft, che con l’operazione denominata ‘Bad juice’ ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l’eccellenza del sistema dei controlli ai quali sono sottoposti i prodotti agroalimentari italiani, vero e proprio vanto del nostro Paese nel mondo”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo l’indagine che ha portato alla scoperta di una frode nella produzione e commercializzazione di succo concentrato di mela sofisticato con acqua e sostanze zuccherine e falsamente dichiarato come biologico.
“Con tale operazione, nell’ambito della quale sono stati bloccati oltre 1,4 milioni di kg di prodotto falsamente indicato come biologico, si va a tutelare concretamente un settore di fondamentale importanza per l’agroalimentare del nostro Paese, con ricadute positive in termini non solo economici, ma anche ambientali e sociali; il bio, infatti, sta vivendo un notevole sviluppo, sia in termini di ettari coltivati che di consumo, che si protrae ormai da diversi anni”, prosegue il presidente della Copagri.
“Vale la pena di ricordare, inoltre, che tale settore, la cui solidità non può e non deve essere messa a repentaglio da alcune ‘mele marce’, vale nel nostro Paese oltre 3,5 miliardi di euro, derivanti dalla coltivazione di circa 2 milioni di ettari da parte di ben 76mila aziende”, evidenzia Verrascina.
“Alla luce di quanto sopra, non dobbiamo mai abbassare la guardia e dobbiamo continuare a insistere sulla strada dei controlli, con il fine ultimo di mantenere alta la fiducia dei consumatori nei confronti del biologico”, conclude il presidente della Copagri.