La Cia Toscana a fianco della Cia Grosseto partecipa alla manifestazione in programma a Grosseto il 12 ottobre. «Aderiamo con convinzione alla manifestazione di sabato 12 ottobre – sottolinea Luca Brunelli, presidente Cia Toscana, che parteciperà alla manifestazione – per sollecitare le istituzioni a tutti i livelli, ad avviare con celerità politiche che possano ammodernare e realizzare infrastrutture più adeguate in questo territorio. Non possiamo pensare ad aziende agricole competitive in un mercato sempre più globale, quando non si hanno neanche le infrastrutture minime essenziali: e così tutto diventa difficile e con costi esorbitanti per le stesse aziende, dal trasporto delle merci all’accoglienza di persone che vengono negli agriturismi della Maremma»
«Come associazione agricola è nostro compito far tutto il possibile per tutelare l’agricoltura e il reddito dei nostri agricoltori, poiché negli ultimi anni abbiamo constatato che la mancanza di infrastrutture moderne è una delle causa di indebolimento del nostro settore riducendo e limitando le potenzialità che invece potrebbe esprime, saremo in prima fila tra coloro che chiederanno dignità e rispetto» sottolinea Enrico Rabazzi, direttore Cia Agricoltori Italiani Grosseto, sulla manifestazione di sabato prossimo, e spiegando i motivi che hanno spinto la Cia ad aderire alla giornata di protesta.
«Dopo 50 anni di chiacchiere, promesse e un’infinità di soldi spesi – aggiunge Rabazzi – la nostra provincia non ha ancora un collegamento adeguato e sicuro con il Nord e il Sud del Paese. Sabato intendiamo rivendicare il completamento del Corridoio Tirrenico, con l’obiettivo di garantire finalmente ai cittadini ed alle imprese di Grosseto una via di transito sicura ed efficiente. Con soddisfazione abbiamo notato che l’iniziativa, coordinata dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, ha riscosso il consenso di Enti locali, Associazioni di categoria, Legambiente e Associazione Italiana Familiari e Vittime Della Strada – continua Rabazzi – a dimostrazione che così non è più possibile andare avanti».
«Chiediamo – prosegue il direttore Cia Grosseto – risposte concrete e urgenti per questo come Confederazione, invitiamo i nostri associati a partecipare numerosi perché la piaga più grossa per il nostro settore è sicuramente la mancanza di un reddito dignitoso e, vale ricordarlo, uno dei motivi per i quali non c’è remunerazione e non c’è quel valore aggiunto che si trova solo nella trasformazione del prodotto, è proprio perché mancano le infrastrutture. La carenza di strade moderne, adeguate e sicure rappresenta un vero deterrente per chi decidesse di investire nel settore della trasformazione che pure offrirebbe, come per esempio il grano o la zootecnia, buone opportunità economiche. Il gap infrastrutturale della provincia di Grosseto non riguarda solo l’adeguamento dell’Aurelia – conclude – ma siamo sicuri che questo è uno dei nodi principali del nostro isolamento»