“Siamo convinti che i 300 milioni di euro messi a disposizione dal governo Conte la scorsa primavera debbano essere totalmente investiti per ristorare le aziende del Salento distrutte dalla xylella e per ripristinare il patrimonio produttivo di quella grande terra messa in ginocchio da questo maledetto batterio, non possiamo permetterci un ulteriore e incomprensibile spreco di risorse in attività che nulla c’entrano con l’agricoltura”.
È quanto ha ribadito il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini, durante l’incontro convocato al Mipaaf dal Ministro Bellanova sulla ripartizione delle risorse stanziate poco meno di un anno fa per far fronte all’emergenza xylella in Salento.
“Priorità quindi agli agricoltori, ai frantoiani, alle loro necessità e alla ricostruzione dell’economia agricola salentina – ha continuato Pini -. Sarà necessario pensare in Salento ad una olivicoltura sostenibile, mettendo sempre al centro le cultivar resistenti, favolosa e leccino, ed incentivando la ricerca di altre varietà italiane in grado di non soffrire il batterio che continua ad avanzare”.
“Per gli ulivi secolari servirebbero incentivi per gli innesti che potrebbero salvare un patrimonio paesaggistico unico ed inimitabile – ha evidenziato il Presidente Pini -. Se gli aiuti arriveranno direttamente agli agricoltori salentini che hanno affrontato questa grande emergenza con immani difficoltà e sacrifici, finalmente, dopo anni di buio ed abbandono, si potrà iniziare ad intravedere una luce di speranza”.