Ha brevettato SpyFly, un sistema di monitoraggio altamente innovativo che, attraverso algoritmi evoluti di apprendimento è in grado di riconoscere tempestivamente gli insetti dannosi per le colture, a beneficio della sostenibilità ambientale e della filiera agroalimentare.
Si tratta di Agrorobotica, la start-up innovativa, di origine grossetane, impegnata nel campo dell’agricoltura di precisione e del farming management. Da oggi potrà contare sul sostegno di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – che ha supportato l’impresa con un investimento di 300mila euro.
Ne abbiamo parlatco con Andrea Sozzi Sabatini, Fondatore e CEO di Agrorobotica
Come nasce Agrorobotica? Come funziona il sistema di monitoraggio brevettato? Agrorobotica nasce nel 2017 a Scarlino (Gr) e si sviluppa anche grazie al programma di accelerazione dell’incubatore milanese TH2. Il nostro prodotto innovativo, al momento in fase avanzata di test sul mercato, si chiama “SpyFly”: consiste in una trappola robotica a richiami sessuali in grado di attrarre, catturare e riconoscere, tramite sofisticati algoritmi di Intelligenza Artificiale, i parassiti dannosi per le colture.
Il dispositivo, alimentato da pannelli solari, può essere dotato su richiesta di diversi sensori ed una centralina meteo in modo tale da poter offrire all’agricoltore i dati utili per potere prendere decisioni informate.
Grazie alla tecnologia sviluppata e connessa alla rete, l’agricoltore riceve, sul proprio smartphone e PC, i dati rilevati e gli alert in caso di presenza di insetti nocivi, in modo da poter intervenire sul campo con una soluzione mirata, solo se necessario.
SpyFly è dotata di algoritmi auto-adattivi proprietari, che incrociano i dati rilevati dalle catture degli insetti con quelli dei sensori installati. Inoltre, il software con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, consente di combinare le informazioni acquisite da una serie di trappole al fine di creare modelli predittivi, con l’obiettivo di offrire agli agricoltori un sistema di controllo integrato, automatizzato e di facile installazione.
Qual è l’impatto generato da Agrorobotica? Contrasto allo spreco alimentare causato dalle perdite di raccolto e riduzione dell’utilizzo improprio di anti-parassitari nelle colture, sono due dei principali fattori dell’impatto ambientale positivo generato da Agrorobotica.
Ad oggi, infatti, tra le principali problematiche che affliggono le coltivazioni rientrano i danni causati dagli insetti parassiti: a seconda del tipo di coltura e delle annate, le perdite del raccolto – in particolare per la vite, l’olivo e gli alberi da frutta – oscillano mediamente dal 20% al 50%, comportando un consistente spreco di cibo e risorse. La maggiore criticità per gli agricoltori risiede il più delle volte nell’impossibilità di rilevare in maniera tempestiva la presenza di insetti nocivi e di riconoscerne l’identità. Ciò comporta interventi tardivi, con conseguente perdita delle colture e, non di rado, un utilizzo improprio e massivo di insetticidi dannosi per l’ambiente e la salute delle persone.
“In coerenza con le nostre logiche di investimento, abbiamo riposto fiducia nell’impatto potenziale generato da Agrorobotica, per la sua capacità di offrire una soluzione mirata a un problema diffuso in campo ambientale. È noto, infatti, come l’impossibilità di prevedere i danni causati alle colture da determinate specie di insetti, sia la causa ab origine di un utilizzo improprio o massivo di pesticidi, quanto dello spreco di cibo e di risorse economiche. In tal senso, il sistema di monitoraggio sviluppato da Agrorobotica, favorisce un utilizzo mirato e sostenibile degli agrofarmaci e permette di tutelare la sicurezza ambientale, degli operatori e dei consumatori, a beneficio della sostenibilità della filiera agro-alimentare.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture GDA.
Guarda il video di Agrorobotica: https://youtu.be/ZPIZTVTtaqw