“Il lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus ha fatto crollare la produzione di carne suina, nonostante il boom della domanda alimentare ai supermercati e negozi.
Inoltre, la riduzione del volume d’affari del 20 per cento sta avendo ricadute gravi sull’intera filiera della carne, facendo emergere dei forti tentativi di speculazione su un comparto già in difficoltà. Alcuni macelli, che non stanno lavorando a pieno regime, infatti, starebbero prospettando un abbassamento dei prezzi agli allevatori che però continuano a garantire, nonostante le difficoltà, la produzione.
C’è il rischio, se continua il trend, che paradossalmente si aprano le porte alle importazioni. Tutto questo mentre il costo delle materie prime aumenta del 5 per cento. Proprio la filiera suinicola piemontese con le sue circa 3 mila aziende e un fatturato di quasi 400 milioni di euro, rappresenta un pilastro dell’economia regionale. Bisogna assolutamente intervenire per evitare queste speculazioni assicurando sostegno alle imprese che, insieme alle loro famiglie, stanno vivendo una fase storica molto drammatica. Occorre mettere in campo misure che riportino le macellazioni a ritmi pressoché ordinari, invitando la trasformazione a prediligere il prodotto nazionale rispetto a quello estero e stabilendo lungo tutta la filiera un giusto riparto dei costi e dei ricavi, per continuare a fornire al consumatore italiano un prodotto di qualità a un giusto prezzo e soprattutto tutti i giorni”.
Lo scrivono in una nota i parlamentari della Lega-Salvini Premier, Gian Marco Centinaio, già ministro agricoltura, Guglielmo Golinelli, membro commissione agricoltura Montecitorio, Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama, e Gian Paolo Vallardi, Presidente commissione Agricoltura al Senato.