Top 100. Ha poco più di quarantanni il signore del Vino. L’uomo nuovo, simbolo di una Italia agricola che con passione lavora, suda e alla fine ottiene grandi risultati e prestigiosi riconoscimenti. Il suo nome è Giacomo Neri.
A Montalcino da qualche giorno è diventato un’autentica star. Il suo “Tenuta Nuova” del 2001 dell’azienda Casanova di Neri, a pochi passi dal moderno tracciato dell’antica Cassia romana, è salito in vetta alla classifica dei vini “Top 100” di Wine Spectator, la prestigiosa rivista americana che ogni anno assegna la palma d’oro al miglior vino del mondo. L’ultima volta per un italiano era un Ornellaia 1998 di Lodovico Antinori nel 2001. Il riconoscimento del Brunello di Neri (supportato dalla consulenza di Carlo Ferrini) è la conferma che tutto il territorio di Montalcino ormai riesce ad esprimersi a livelli altissimi. Dunque non solo le grandi e prestigiose etichette di Banfi, Biondi Santi, Col d’Orcia, Cinelli Colombini, ma anche giovani firme riescono ad emergere con forza e imporsi all’attenzione mondiale. Segno di grande vitalità. Come dire che il futuro del Brunello è in buone mani già per il presente.
Visita alle cantine – Chi scrive ha avuto la fortuna, proprio nel 2001 di conoscere Giacomo Neri nelle sue cantine e apprezzarne le doti umane e professionali. In quell’occasione la visita insieme ad Antonello Colonna fu la piacevole scoperta che il grande chef aveva utilizzato il vino di Giacomo Neri per una cena ufficiale al Quirinale in onore della Regina Elisabetta. E lo aveva fatto solo per aver scoperto casualmente le qualità di quel vino oggi così tanto celebrato. Infatti i due non si conoscevano affatto e fu il sottoscritto a fare le presentazioni. Piccoli episodi che sottolineano tuttavia che se un prodotto è di grande qualità ed eccellenza non ha bisogno di chissà quali strategie di marketing. Si impone da solo.
Scelta di vita – Giacomo sin da giovanissimo fece una precisa scelta di vita rilevando l’azienda che il padre, in assoluta controtendenza rispetto al periodo che segnava l’abbandono dalle campagne, aveva acquistato nel 1971. Da allora è stata avviata la ricerca e acquisizione dei terreni più idonei a vigneti in grado di produrre vini di grande qualità. Oggi sono una quarantina gli ettari, suddivisi in appezzamenti posti in posizioni diverse e ben distinte; Pietradonice a Castelnuovo dell’Abate, Cetine a Sant’Angelo in Colle, Cerretalto e Fiesole in faccia a Montalcino.
Congratulazioni – Congratulazioni a Giacomo Neri sono giunte da tutto il mondo del vino e delle istituzioni; dall’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni («riconoscimento che sottolinea il valore del primato di un nostro vino e che ci fa da ideale apripista alle iniziative promozionali in programma in America») a Claudio Galletti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena («ho avuto modo di conoscere da vicino l’attività e la passione di Neri nel fare vino e dunque conosco anche i sacrifici fatti per puntare con decisione sulla qualità e sull’eccellenza del prodotto. Oggi, quei sacrifici sono stati giustamente riconosciuti e premiati») al Consorzio del Brunello con il direttore Stefano Campatelli («un premio che idealmente abbraccia tutta la denominazione e riconosce il lavoro di un territorio da sempre impegnato sul versante della qualità»). Alle loro congratulazioni vogliamo aggiungere, sinceramente, anche le nostre.
Questa la “Top 10” al completo:
1) Brunello di Montalcino “Tenuta Nuova” 2001 Casanova di Neri
2) Quilceda Creek Cabernet Sauvignon 2003 Washington
3) Chateâu Leoville Barton St. Julien 2003 Bordeaux
4) Concha y Toro Cabernet Sauvignon Puente Alto Don Melchor 2003 Chile
5) Domaine du Pegau Châteauneuf-du-Pape Cuvée Cuvèe Réservée 2003 Rhône
6) Chateâu Lafaurie-Peyraguey Sauternes 2003 Bordeaux
7) Kosta Browne Pinot Noir Russian River Valley 2004 California
8) Kongsgaard Chardonnay Napa Valley 2003 California
9) Brancaia Il Blu 2004 Toscana
10) Two Hands Shiraz Barossa Valley Bella’s Garden 2004 Australia