Regolarizzazione migranti per l’agricoltura. Operazione verità, le 10 risposte di Teresa Bellanova

Il tema della regolarizzazione dei lavoratori migranti presenti in Italia ha comportato un ampio dibattito. Ecco che Italia Viva spiega quella che chiama “la nostra Operazione Verità, pensata per sgombrare il campo da tanti luoghi comuni, tante notizie e informazioni false”: 10 domande e concetti, con 10 risposte e chiarimenti, da parte della Ministra Teresa Bellanova.

1. Si regolarizzano tutti?
“No”, ha spiegato la Ministra Bellanova, “la regolarizzazione riguarda solo chi ha un permesso di lavoro scaduto, chi già lavora in una situazione di irregolarità e chi ha già ricevuto un’offerta di lavoro”.

2. La regolarizzazione è valida per tutti i settori?
“È valida”, ha specificato la Ministra, “per chi lavora in agricoltura e nei servizi alle persone”.

3. Permette di regolarizzare anche chi ha precedenti penali?
“No”, ha sottolineato Teresa Bellanova, “non è assolutamente così”.

4. È un’immunità per i caporali?
“No”, ha spiegato la Ministra, “perché chi è condannato, anche solo in primo grado, per caporalato, per sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, non potrà usufruire della regolarizzazione”.

5. Volete i voti degli immigrati.
“Non è così”, ha ricordato Bellanova, perché “il permesso di soggiorno non dà diritto l voto”.

6. Va fatto solo per i braccianti, perché l’unica emergenza riguarda l’agricoltura.
“Sono in corso anche altre emergenze, evidenziate dalla pandemia da Coronavirus”, ha sottolineato la Ministra, “ad esempio, la cura delle persone anziane, che vanno tenute, a causa delle restrizioni agli spostamenti, in casa, e che necessitano l’accudimento da parte di persone che possano accedere al servizio sanitario”.

7. Se abbiamo bisogno di manodopera, richiamiamo i lavoratori stagionali dai paesi dell’Est Europa.
“Sono già attivi”, ha spiegato Teresa Bellanova, “dei corridoi verdi, tuttavia, al momento, ancora nessun volo charter è partito da quei paesi, verso l’Italia. Inoltre, anche chi arriva in Italia per lavorare va messo in quarantena”.

8. Facciamo lavorare nei campi gli italiani che percepiscono sussidi.
“Gli italiani che vogliono lavorare nei campi sono i benvenuti”, ha rimarcato la Ministra, “ma tocca al Ministero del Lavoro fare una proposta che renda compatibile la ricezione del sussidio con il lavoro nei campi. E, soprattutto, va adottata una piattaforma dove aziende e lavoratori registrino la propria disponibilità, in termini di domanda e offerta di lavoro”:

9. Avere rapporti di lavoro regolarizzati farà aumentare i prezzi dei prodotti.
“Al contrario, fa aumentare i prezzi dei prodotti ortofrutticoli lasciarli marcire nei campi”, ha sottolineato Teresa Bellanova, “un fenomeno dovuto proprio alla mancanza di manodopera attuale”.

10. Volete regolarizzarli per avere braccia a basso costo da sfruttare.
“Vogliamo assicurare a queste persone la dignità”, ha spiegato la Ministra, “avere un rapporto di lavoro regolare significa giusti salari e significa protezione sociale”.

“In sintesi“, ha concluso la Ministra Teresa Bellanova, “il bisogno di manodopera nei campi c’è e queste persone già da anni compiono il loro lavoro con professionalità e competenza. Non regolarizzarli significa continuare ad alimentare il caporalato e lo sfruttamento”.

 

 

 

 

 

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