E’ stata appena riaperta la stagione della pesca, e il 2005 si presenta con una serie di progetti importanti per il recupero e la gestione della fauna ittica programmati dalla Provincia di Siena in collaborazione con le associazioni dei pescatori.
“Si tratta di azioni realizzate in stretto rapporto con l’associazionismo di settore e condivisi dopo un’ampia consultazione – spiega l’assessore provinciale alla caccia e pesca Claudio Galletti – Progetti che mirano a migliorare i nostri corsi d’acqua e incrementare le presenze ittiofaunistiche, anche per valorizzare in chiave enograstronomica i prodotti della pesca”.
Tramite un finanziamento regionale e di concerto con la provincia di Grosseto, la Comunità Montana Amiata-Senese, il CIRSPE e diverse associazioni delle due province, verrà avviata la produzione di forme giovanili di luccio, persico reale, tinca e barbo canino, da utilizzare per i ripopolamenti delle acque del sud della Toscana. Il progetto, biennale, si prefigge l’individuazione e la produzione di fauna ittica autoctona, per superare le situazioni di degrado dei fiumi, provocate sia dai ripopolamenti sbagliati del passato, sia dalla diminuzione delle comunità ittiche dovuta alla perdita di integrità dell’ambiente fisico. I punti di forza del progetto sono rappresentati dall’integrazione tra componenti tecniche e scientifiche (Provincia di Siena, Cesit e Cispe) e aggregazioni locali di pescatori professionisti e sportivi, che permetteranno di mettere a punto tecniche di produzione importanti integrando gli “incubatoi” realizzati dalle amministrazioni pubbliche con quelli privati. Per quanto riguarda il lago di Chiusi, un ulteriore progetto presentato dalla Provincia e finanziato dalla Regione Toscana prevede la valorizzazione dei prodotti ittici e di conseguenza un rafforzamento delle potenzialità economiche e delle attrattive turistiche correlate. Le manifestazioni realizzate nel 2003 e 2004 in collaborazione con l’Arci Pesca, relative alla degustazione del pesce d’acqua dolce prodotto nei laghi di Chiusi e Montepulciano, hanno evidenziato l’interesse della popolazione verso questo prodotto tipico, una risorsa importante per la provincia di Siena visto che può giocare un ruolo compatibile con il territorio. E la Provincia ha intenzione di continuare su questa strada, creando dei percorsi gastronomici e stimolando lo sviluppo di attività economiche legate alla pesca. Nel 2005, dalla collaborazione tra la Provincia e le associazioni, nasceranno anche altre importanti iniziative, tra le quali il passaggio per pesci sul torrente Arbia a Ponte d’Arbia, la valorizzazione del torrente Vivo, la formazione nelle scuole di una sensibilità verso la pesca, l’incremento del luccio nel torrente Merse ed il monitoraggio di questo fiume rispetto agli scarichi minerari. Di particolare interesse è un progetto presentato dal Mosca Club Siena in collaborazione con il Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale (CIRF), che intende valutare lo stato ambientale del torrente Massellone nel Comune di Gaiole in Chianti, analizzando gli interventi per migliorare la qualità delle acque. Molti studi recenti hanno dimostrato che l’alterazione dell’ambiente fisico (scomparsa delle fasce boscate sulle rive, coltivazioni ed arature di terreni molto friabili, escavazioni negli alvei dei fiumi, regimazioni idrauliche) disturba enormemente la fauna ittica e suo ciclo vitale. Questo progetto rappresenta per la Provincia il primo approccio alla gestione del patrimonio faunistico secondo un punto di vista non più legato al ripopolamento ma al sostentamento naturale dei pesci, alla loro riproduzione e al loro sviluppo.
Cristian Lamorte
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