“Il periodo delle manutenzioni sui corsi d’acqua coincide con il risveglio ecologico; conciliare sicurezza idrogeologica e tutela delle specie nidificanti non deve più essere un problema”.
Ad affermarlo, in occasione della Settimana della Biodiversità, è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) che, sulla base dell’esperienza toscana, indica l’impegno dei Consorzi di bonifica a costruire, in maniera partecipata e per ogni corso d’acqua, una “carta d’identità”, che raccolga tutte le informazioni necessarie per scegliere il più efficace intervento di sistemazione. Tutto ciò, in linea con la nuova sfida degli enti consortili: la “manutenzione gentile”, cioè coniugare sicurezza idraulica e valorizzazione dell’ambiente.
Ad essere capofila dell’esperienza è il comprensorio del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: da Massa Carrara alla Versilia fino alla Piana di Lucca, i volontari delle associazioni ambientaliste locali perlustrano i corsi d’acqua, prima che i lavori di manutenzione abbiano inizio; laddove individuano presenza di avifauna nidificante segnalano le cove, lasciando una bandierina colorata sul posto; in quel caso le attività di taglio in loco vengono sospese. Contemporaneamente ai sopralluoghi dei volontari, l’ente consortile effettua monitoraggi sugli alvei: un biologo raccoglie informazioni e pianifica, insieme ai tecnici, le tipologie di intervento, mirate caso per caso.
Viene così redatto un piano di azioni attente all’ambiente, nonché alle specie avicole ed anfibie in piena attività riproduttiva.
Per raggiungere l’obbiettivo è nato un gruppo operativo di lavoro, di cui fanno parte, oltre ad un team multidisciplinare di operatori dell’ente consortile, anche esperti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze (DAGRI) e del Centro Italiano di Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.).
“Questa nostra sensibilità – sottolinea Ismaele Ridolfi, Presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – è in sintonia con la delibera della Regione Toscana, che stabilisce le linee guida per coniugare interventi contro il rischio idrogeologico e salvaguardia ambientale. Partiamo con una serie di fiumi e corsi d’acqua, rappresentativi di tutte le aree del territorio: Serchio, Magra, Versilia, Camaiore, Frigido, Ozzeri ed altri rii della Versilia. Raccoglieremo informazioni tecniche ed ambientali, georeferenziandole sul sistema informativo territoriale. Vogliamo essere promotori di manutenzione idraulica sempre più puntuale, attenta e calibrata alle specifiche caratteristiche di ogni tratto di fiume.”
Gli effetti della “manutenzione gentile” lungo i corsi d’acqua della Toscana settentrionale si vedranno entro le prossime settimane.
“La nuova cultura idraulica, cresciuta nei Consorzi di bonifica ed irrigazione, ci impegna a sviluppare ovunque le tecniche di manutenzione gentile – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Le collaborazioni avviate con il mondo scientifico ed accademico, nonché con quanti hanno a cuore la tutela ambientale, ci stanno accompagnando in un progetto importante, finalizzato a migliorare la sicurezza idraulica del territorio, salvaguardando gli habitat fluviali e palustri.”