Alla Germania il vino piace toscano, in particolar modo se si chiama Ornellaia. Prova ne è che anche il people magazine più diffuso a livello europeo, Bunte, ha assegnato ad Axel Heinz il prestigioso ordine ONE 100 come miglior enologo tedesco operante fuori dalla sua patria. Infatti Heinz firma in cantina Ornellaia, uno dei vini mito dell’Italia del vino. Questo prestigioso premio viene assegnato solo ad un ristretto numero di esperti che si sono distinti per la professionalità e lo stile.
La premiazione è avvenuta a Monaco di Baviera durante una serata indimenticabile al Dorint Sofitel Bayerpost guidata dalla bellissima attrice Annabelle Mandeng. La premiazione si è conclusa con una cena di gala alla presenza di circa 250 ospiti tra cui produttori vinicoli e i più importanti sommelier tedeschi .
In questo prestigioso ordine ONE 100 c’è anche, dalla primavera di quest’anno, un altro tedesco celebre in Italia: Heinz Beck, famoso chef del ristorante stellato La Pergola dell’Hotel Hilton Cavalieri di Roma.
“E con grande emozione che accolgo questo premio dato dal mio paese di nascita – dice Axel Heinz (nella foto) – , ma sono ancora più orgoglioso di poter contribuire al successo della Tenuta dell’Ornellaia, una delle più belle aziende vinicole italiane, che porta l’eccellenza del made in Italy in giro per il mondo”.
In un momento di grandi successi nel resto del continente europeo la Tenuta dell’Ornellaia si conferma ai livelli di eccellenza anche all’interno del panorama italiano con l’appena avvenuta conferma da parte della guida dell’Espresso delle 3 stelle di eccellenza alla cantina bolgherese.
La Tenuta dell’Ornellaia comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi.
Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio – il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia – i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator e il Masseto 2001 ha ricevuto il massimo punteggio (100/100) dalla stessa testata. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero rosso/Slowfood, Espresso, Duemilavini AIS, Luca Maroni.