Liguria e Piemonte travolte dal maltempo. I presidenti di Cia delle due regioni chiedono urgentemente piani di manutenzione che coinvolgano gli agricoltori.
In Liguria diversi i danni alla viabilità. Ma il maltempo ha colpito duramente il mondo agricolo anche a causa dell’esondazione di numerosi torrenti: per l’olivicoltura si stima una perdita del 20/30% della produzione. E problemi anche a ranuncoli in pien’aria. Tanti i muri crollati e molte le strade non percorribili.
In Piemonte nelle aree di Limone e Garessio le situazioni apparentemente più gravi. Caduti in poche ore quantitativi che solitamente si verificano in 6 mesi.
«Senza un piano a tempo debito di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio – osserva Carenini – e di fronte all’incombenza del mutamento climatico, il nostro Paese è destinato a rincorrere un’emergenza dopo l’altra. Occorre pianificare con determinazione una politica di salvaguardia del territorio, nella quale gli agricoltori sono pronti a fare la loro parte”.
Liguria e Piemonte che hanno lanciato unite il progetto nazionale di Cia, “ Il Paese che vogliamo”. “ Proprio questo progetto avviato in tutta Italia – sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria – ha evidenziato quanto sia fondamentale il ruolo di chi lavora a diretto contatto con la terra per garantire una manutenzione del territorio. Eppure continuiamo ad essere coinvolti molto raramente in vere attività di prevenzione a livello regionale e nazionale”.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha detto che la situazione è di assoluta devastazione, con dispersi e vittime, e gravissimi danni a cose, persone, aziende e infrastrutture.
Informazione pubblicitaria