La Cia-Confederazione italiana agricoltori esce dall’Unalat. I consiglieri di espressione dell’organizzazione hanno inviato una lettera al presidente Ernesto Folli nella quale rassegnano le loro dimissione. Si tratta di Giuliano Martino, vicepresidente, Ludovico Actis Perinetto, membro della Giunta esecutiva, Aldo Cipriano e Luciano Sileo, entrambi consiglieri.
Le motivazioni di questa decisione risiedono “nel profondo disagio -si legge nella lettera di dimissioni- maturato negli ultimi tempi della Presidenza Folli, in cui, ci sembra, che una logica di parte abbia avuto priorità rispetto ad una gestione di Unalat condivisa fra tutte le sue componenti”.
Nella lettera si sottolinea che “ripetuti episodi evidenziano in maniera chiara che il presidente Folli non tiene e non intende tenere in alcun conto le posizioni della componente Cia sulla politica del latte in Italia e ciò, evidentemente, non consente più la partecipazione dei rappresentanti della Confederazione negli organi di amministrazione di Unalat, di cui, peraltro, è stato chiesto un cambiamento nella gestione economica e finanziaria”.
D’altronde, da tempo la Cia aveva considerato concluso il ruolo di Unalat come momento economico nazionale dei produttori di latte. Di conseguenza, diventa fondamentale definire il futuro del mondo associativo e i modi e i tempi di un’efficace organizzazione dell’interprofessione.
Per questo motivo è indispensabile, secondo la Cia, avviare al più presto un momento di confronto tra le organizzazioni professionali agricole, le organizzazioni economiche dei produttori ed il sistema allevatoriale per la costruzione di uno strumento unitario di “governance” del settore.