L’emergenza rifiuti in Campania sta provocando gravi danni economici alle imprese agricole e rischia di avere effetti dirompenti per l’immagine dell’ agricoltura regionale, che si fonda sulla qualità e sulla tipicità delle produzioni, molte delle quali contraddistinte dal marchio europeo da denominazione d’origine. A lanciare l’allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale sollecita immediati interventi a sostegno dei produttori che in queste settimane hanno visto diminuire le vendite e accrescere le difficoltà di una situazione già di per sé critica.
Per questo motivo la Cia evidenzia l’esigenza di un ritorno al più presto alla normalità. La rimozione dei rifiuti diventa, quindi, un’esigenza prioritaria al fine di ricreare le condizioni più opportune per la ripresa produttiva per un settore importante per la Campania, quale è proprio l’agricoltura.
Oltretutto, sull’agricoltura regionale -avverte la Cia- incombe il pericolo di inquinamento. I rifiuti e i roghi che sono stati appiccati possono, infatti, contaminare i terreni e le falde acquifere. La diossina diventa, così, il rischio maggiore. Da qui l’esigenza di avviare un pronto piano che risolva l’attuale gravissima emergenza.
A rischio ci sono molte produzioni tipiche della regione, la cui immagine è stata incrinata -sottolinea la Cia- dagli avvenimenti di questi ultimi giorni. Stesso discorso per il comparto agrituristico della Campania che nel periodo delle feste natalizie, proprio quando c’è una forte richiesta, ha dovuto registrare molte disdette, con relativi danni economici per le imprese.
Se la situazione non tornerà al più presto alla normalità, sarà per l’agricoltura campana -conclude la Cia- una vera catastrofe.