Sviluppo e sfide di mercato sempre più difficili. Dopo aver vinto sul campo della qualità e del legame col territorio, sono questi i nuovi scenari per le aziende agricole e agroalimentari senesi, anche in vista del Piano di sviluppo rurale della Toscana. Per questo motivo le risorse a disposizione devo essere spese bene e per progetti che consentano all’offerta rurale di penetrare il mercato. Questi i temi al centro del convegno organizzato dalla Cia di Siena e Toscana, presso la Camera di Commercio senese, dal titolo “Patto con la Società. Prospettive del sistema produttivo Toscano: innovare ed organizzare l’offerta per creare opportunità nei mercati”.
"Le risorse a disposizione, forse le ultime di questa consistenza – ha sottolineato Giordano Pascucci presidente della Cia Toscana – devono servire per dare gambe e fondamenta solide all’aggregazione tra imprese per costruire filiere davvero organizzate, per stare dentro il mercato agroalimentare nazionale e internazionale".
"Serve una grande convergenza tra produttori – ha ricordato Roberto Bartolini, presidente della Cia senese -. Bisogna essere consapevoli del fatto che per affrontare le nuove sfide del mercato è necessario saper stare insieme. Per raggiungere questo obiettivo le istituzioni possono avere un ruolo fondamentale perché possono favorire l’aggregazione attraverso progetti, e sostegni finanziari". La Cia mette in gioco le proprie proposte: "attraverso l’idea del Patto con la Società – ha proseguito Roberto Bartolini – vogliamo costruire un nuovo rapporto con i cittadini perché da una parte l’agricoltura si impegna a garantire la sicurezza alimentare e la tutela ambientale e dall’altro la società deve riconoscere questo ruolo al mondo agricolo in termini di reddito e di condizioni di vita dignitose per gli agricoltori. "Nella fase economica attuale, – ha precisato – il sistema associativo e cooperativo, può rappresentare un punto fondamentale di tutela per i produttori e un modo decisivo per organizzare programmi di sviluppo, in grado di superare situazioni di carenza e di inadeguatezza del sistema sul fronte della organizzazione economica e delle relazioni con il mercato”
L’assessore provinciale all’agricoltura, Claudio Galletti, è intervenuto evidenziando come "un più elevato livello di governance e di concertazione può essere fondamentale per spingere tutte le parti a convergere su un più alto livello di programmazione e di cooperazione per fare sistema nelle filiere e nei progetti strategici di valorizzazione delle produzioni tipiche e locali nel mercato".
"La Camera di Commercio può accompagnare questo processo con gli strumenti a sua disposizione – ha concluso Vittorio Galgani presidente della CCIAA senese – anche con nuove iniziative. Fises e Promo Siena sono due strutture che già oggi stanno sviluppando progetti a sostegno delle produzioni e delle aziende senesi intorno a importanti progetti. Molte altre iniziative poi sono state messe in campo anche su proposta della Cia senese, come ad esempio la Carta dei vini senesi finalizzata a valorizzare le piccole produzioni di qualità nella ristorazione".