Nella seduta di giovedì 26 novembre, il Comitato Interprofessionale istituito nell’ambito dell’Accordo quadro nazionale per la moltiplicazione di sementi di foraggere ha indicato in 1,93 €/Kg per prodotto pulito, privo cioè di tara e di scarti, il prezzo di riferimento del seme di erba medica in natura certificata per la campagna 2020.
“Come parte agricola esprimiamo soddisfazione per l’accordo raggiunto in seno al Comitato Interprofessionale Sementi di Foraggere – ha affermato Alessandro Lualdi, Presidente del COAMS, il Consorzio degli Agricoltori Moltiplicatori Sementieri e Coordinatore del Comitato Interprofessionale Sementi di Foraggere. Il prezzo di riferimento indicato per la campagna 2020 tiene conto delle aspettative dei produttori penalizzati da scarse produzioni in molte zone che continuano a investire su una coltura che oggi, più che in passato, richiede specializzazione degli operatori e investimenti per garantire un prodotto di qualità in grado di competere sul mercato internazionale. Siamo anche soddisfatti del lavoro portato avanti in seno al Comitato Interprofessionale – ha aggiunto Lualdi – che per la campagna in corso ha definito un prezzo minimo di riferimento molto apprezzato dal mondo agricolo. Come componente agricola, per la prossima campagna abbiamo proposto anche l’introduzione volontaria di un prezzo fisso annuale di pre-campagna utile a una migliore programmazione sia per le aziende agricole sia per la componente industriale. Quest’ultima ha già fatto sapere di essere disponibile ad aprire un confronto costruttivo sull’argomento. Confidiamo che la concretezza che ha sempre caratterizzato i lavori del Comitato Interprofessionale consentano sin dai prossimi incontri di raggiungere un’intesa anche su questo punto”.
“Nel 2020 le produzioni nazionali di seme di erba medica certificata sono mediamente risultate inferiori alle aspettative; al contrario, le superfici si sono ancora una volta attestate su livelli elevati per il mercato. Nella campagna in corso sono stati infatti quasi 37.000 gli ettari destinati a produzione di seme di erba medica, 5.000 in più rispetto al 2019 – ha precisato Roberto Guarnieri, Presidente del Gruppo Sementi Foraggere di Assosementi, l’Associazione che rappresenta le ditte sementiere in Italia. A questo si affianca una situazione internazionale che evidenzia una domanda fiacca con evidenti difficoltà delle nostre ditte a collocare semente sui mercati esteri che negli anni hanno sempre più rappresentato una destinazione importante di una quota significativa delle nostre produzioni nazionali. Ciononostante, le ditte sementiere italiane hanno ritenuto opportuno dare un segnale concreto con il prezzo interprofessionale indicato per il 2020 alle aziende agricole impegnate nella produzione di seme di erba medica certificata, riconoscendo loro il maggior impegno e la più elevata professionalità che devono assicurare per ottenere un prodotto qualificato quale è il seme certificato. In seno al Comitato Interprofessionale continueremo a collaborare per promuovere e valorizzare ulteriormente una produzione sementiera che ci colloca fra i leader a livello globale, ha concluso Guarnieri.
Per l’anno 2020, sono stati 36.793 gli ettari approvati ai fini della certificazione della semente. Anche se si tratta di un dato non ancora ufficialmente confermato, significativo appare l’incremento rispetto lo scorso anno quando le superfici complessivamente destinate alla produzione di seme certificato sono risultate di 31.679 ettari.