“Ringraziamo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dello Sviluppo Economico per il coinvolgimento del settore fiere, che AEFI rappresenta, nella Cabina di Regia per l’Italia Internazionale.
Dopo la firma del patto dell’export dello scorso giugno, è una conferma del ruolo strategico delle Fiere per la promozione del Made in Italy nel mondo e un passo verso l’inserimento delle Fiere tra i protagonisti della politica industriale del Paese”, ha commentato Maurizio Danese, presidente di AEFI, intervenuto oggi alla IX Cabina di Regia per l’Italia Internazionale.
“L’appuntamento di oggi si svolge in un momento molto difficile per il nostro settore: siamo alla conclusione di un anno che ha visto le fiere perdere l’80% del loro fatturato. Come AEFI apprezziamo gli enormi sforzi fatti dal Governo, dai vari Ministeri e in particolare dal MAECI e dal MiBACT per le importanti risorse stanziate a sostegno di un settore che è stato messo in ginocchio dalla pandemia. Tuttavia, le ingenti risorse stanziate, a fondo perduto, rischiano di non ottenere il risultato prefissato soprattutto per quelle realtà con fatturati importanti – proprietarie di quartieri e che organizzano direttamente numerose manifestazioni – se non vengono svincolate dai limiti previsti dalle disposizioni in materia di aiuti di Stato (le c.d. regole del “de minimis”), come peraltro affermato dalla stessa Commissione europea. Come abbiamo già avuto modo di evidenziare, solo con l’eliminazione del de minimis si potrà infatti avere il ristoro necessario a compensare i danni subiti per il blocco totale dell’attività e a ripagare le spese sostenute per adeguare i quartieri ai protocolli di sicurezza. Il rischio per il sistema italiano è di perdere un asset fondamentale per la propria economia e di avvantaggiare i competitor stranieri. Le società fieristiche italiane non saranno in grado di salvarsi da sole e saranno facile preda di strutture straniere”, ha aggiunto Danese.
Le fiere italiane rappresentano un volano per l’economia del nostro Paese, in grado di generare affari per oltre 60 miliardi di euro e di originare il 50% del nostro export. “Nonostante i danni subiti, il settore ha continuato a investire per adeguare i quartieri ai protocolli di sicurezza e a lavorare per la ripartenza, anche per rispettare l’impegno nei confronti delle 200.000 imprese che scelgono le nostre fiere quale strumento strategico per crescere e internazionalizzare”, ha concluso il Presidente di AEFI.
RIGUARDA LA PUNTATA Ad Effetto Covid le fiere italiane dell’agricoltura nell’anno della pandemia