Il mal dell’esca della vite continua a rappresentare un grave problema per la viticoltura italiana, anche se sono stati fatti notevoli passi avanti nella conoscenza della malattia. Un altro contributo importante viene dal progetto di ricerca interregionale “MESVIT – Ricerca e sperimentazione in vivaio e in campo per la prevenzione e la cura del mal dell’esca della vite" i cui risultati conclusivi verranno presentati a Firenze, martedì 8 luglio nell’ambito del convegno "Mal dell’esca della vite: interventi di ricerca e sperimentazione per il contenimento della malattia" (Palazzo dei congressi di piazza Adua, a partire dalle ore 9,30). In particolare verranno fornite, grazie alla partecipazione di specialisti del settore, informazioni su aspetti inediti della malattia quali la possibile interazione dei funghi dell’esca con altri funghi che attaccano il legno della vite, la possibilità di giungere a una diagnosi rapida della malattia, il grado di attenzione che i vivaisti rivolgono o dovrebbero rivolgere alla patologia, i danni, anche quelli meno facili da percepire, provocati dalla malattia.
Mesvit – Il progetto MESVIT è stato finanziato dal Ministero per le politiche agricole attraverso i "Programmi interregionali – sottoprogramma Innovazione e ricerca", promosso da Arsia per conto della Regione Toscana, Regione capofila, attraverso un bando di ricerca interregionale concertato con le regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, e con la Provincia autonoma di Trento, che hanno costituito un comitato di progetto per curare sia l’aggiudicazione del bando sia il monitoraggio della realizzazione del progetto risultato vincitore del bando. La ricerca è stata realizzata da 12 gruppi di ricerca che hanno operato in dieci diverse regioni, coordinati dal Dipartimento di Biotecnologie agrarie dell’Università di Firenze, con il sostegno di oltre cinquanta aziende ed associazioni del settore viticolo e vivaistico.