3.280 kmq di territorio interessato, sette anni (dal 1998 al 2005) di realizzazione, 140.000 € di investimento. L’assessorato all’agricoltura della Provincia, avvalendosi del lavoro dell’Istituto sperimentale per lo studio e la difesa del suolo di Firenze (ISSDS) e di Etruria Telematica, ha realizzato la Carta vocazionale della vite e dell’olivo della provincia di Siena. «Si tratta della più grande zonazione viticola e olivicola mai realizzata in Italia – ha affermato Fabio Ceccherini, presidente della Provincia di Siena – Uno studio dalla doppia valenza: la prima per i produttori, la seconda per programmare meglio le politiche pubbliche anche ai fini di una migliore tutela ambientale e paesaggistica». Lo studio ha messo in evidenza che circa il 30% del territorio provinciale presenta caratteristiche di eccellenza per la coltivazione di un Sangiovese di qualità, posto il fatto che all’interno delle altre zone del territorio ricorrono altre denominazioni di altrettanta di qualità. Da questo quadro è emerso che gran parte dei suoli del Chianti Classico e di Montalcino hanno una particolare vocazione per il Sangiovese, ma vi è una buona frequenza di suoli adatti e molto adatti anche in aree meno note della provincia. Per quanto riguarda, invece, l’attitudine dei suoli all’olivo, circa un terzo del territorio provinciale è classificato con una coltivazione d’eccellenza. Così i suoli con una migliore attitudine olivicola sono presenti in quasi tutte le aree, con delle superfici maggiori nei comprensori del Chianti dei colli senesi e di Montepulciano, evidenziando una favorevole complementarietà tra le due colture. «Da quanto la ricerca ha evidenziato – ha sottolineato Galletti assessore all’agricoltura della Provincia di Siena – in futuro i terreni per le nostre produzioni di qualità, fatti salvo i vincoli paesaggistici e ambientali, potrebbe aumentare anche in maniera significativa». Nel corso dell’indagine sono stati messi a punto i modelli di valutazione colturale per l’olivo e la vite, delle difficoltà di gestione agrotecnica del suolo e della sostenibilità ambientale delle colture specializzate. E’ stata, inoltre, realizzata una valutazione di impatto ambientale e paesaggistico delle viticoltura ed olivicoltura in provincia di Siena. Sono così stati individuati i fattori del suolo più critici sia per la coltura dell’olivo che della vite. Per l’olivo si creano due condizioni di non idoneità alla coltivazione: la prima, in presenza di una falda idrica entro un metro di profondità, la seconda che gradua le diverse condizioni di attitudine, e cioè la salinità, espressa come conducibilità elettrica, la capacità di trattenuta di acqua disponibile, il drenaggio interno ed esterno e il contenuto in scheletro. Anche per la vite, in presenza di una falda idrica entro un metro e in presenza di suoli salini entro 80 cm, non ci sono le condizioni di idoneità alla coltivazione, mentre i caratteri e le qualità funzionali alla classificazione dell’attitudine sono lo scheletro, la pietrosità, la capacità di trattenuta di acqua disponibile, la profondità del suolo esplorabile dalle radici, il contenuto in argilla e sabbia e il drenaggio interno, che influenzano il grado zuccherino dell’uva e il suo tasso di accumulo, la quantità di uva a pianta, il peso dei grappoli e degli acini e l’acidità del mosto.
Per quanto riguarda, invece, la sostenibilità ambientale della viticoltura e dell’olivicoltura, il territorio senese ha condizioni di sostenibilità alta e moderata, mentre per quanto riguarda la gestione agronomica solo l’8% è a gestione facile, il 25% moderatamente facile e la maggior parte delle terre ad alta vocazione viticola ed olivicola corrispondono a suoli di difficile gestione agronomica. Infine l’indagine ha mostrato come il paesaggio senese sia saturato dalle due colture solo in alcune zone dai vigneti, piuttosto che dagli oliveti. Per questo, vi sono in provincia di Siena ancora molte aree idonee alla diffusione della viticoltura di qualità, ma soprattutto dell’olivicoltura, in modo tale da poter, in futuro, diversificare il paesaggio.
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