SAN QUIRICO D’ORCIA (SI) – Il restauro degli Horti Leonini studiato anche dai tecnici del Giardino di Boboli di Firenze.
La visita del responsabile museale e del responsabile ufficio tecnico di Boboli è avvenuta questa mattina. A comunicare l’interesse, tramite una lettera indirizzata al sindaco di San Quirico d’Orcia Danilo Maramai, era stato direttamente il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schimdt dopo essere venuto a conoscenza dei “lavori di restauro del giardino storico” e che “tra gli interventi manutentivi effettuati figura anche il restauro e il recupero delle ragnaie storiche”.
E quindi, aveva proseguito il direttore degli Uffizi: «Per i tecnici del Giardino di Boboli sarebbe molto interessante poter studiare tale tipo d’intervento al fine di poterne valutare l’applicazione alle nostre antiche ragnaie».
INTERESSE STORICO
«L’interesse di un giardino storico di grande prestigio internazionale come i Boboli ed il sopralluogo di loro tecnici agli Horti Leonini – commenta il sindaco Maramai – ci gratifica e valorizza ancora una volta, il patrimonio che abbiamo e che con questo intervento di restauro così importante e significativo, tuteliamo e salvaguardiamo».
I tecnici incaricati dalla Galleria degli Uffizi hanno così potuto vedere di persona i lavori eseguiti al parco cinquecentesco, ed in particolare quelli alla ragnaia.
Intanto sui lavori agli Horti Leonini, la Soprintendenza ha ribadito come “le opere siano state correttamente eseguite e che risultino in conformità alle indicazioni espresse dal progetto autorizzato e alle scelte operate in fase di esecuzione”.
I lavori – ha proseguito la Soprintendenza – sono attualmente in fase di sospensione essendo completate le operazioni di abbattimento e potatura e necessitando, quale passo successivo per il proseguo e completamento dei lavori, della piantumazione delle nuove alberature e dei nuovi arbusti e siepi.
Nella Relazione del dottore forestale Antonio Gabellini, sullo stato dei lavori eseguiti alla ragnaia, emerge che “Salvo poche eccezioni le piante stanno ricacciando bene con numerosi getti che, in alcuni casi, sono ben sviluppati” ed inoltre “visto il buon ricaccio, da parte delle piante potate, di nuovi getti e sulla scorta della personale esperienza maturata anche nella manutenzione di giardini storici è prevedibile un recupero visivo completo nell’arco di 3-4 anni”.
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