MILANO – Si è conclusa oggi l’operazione di fusione inversa per l’incorporazione di Zaffiro S.p.A in Sorgenia S.p.A
Il veicolo societario Zaffiro, costituito per l’acquisizione da parte di F2i Sgr e Asterion, è stato oggi incorporato in Sorgenia, aprendo un nuovo capitolo industriale per la digital energy company. La nuova compagine sociale vede il fondo infrastrutturale F2i al 72,4% e Asterion Industrial Partners al 27,6%. Con la fusione e l’estinzione di Zaffiro, Sorgenia acquisisce 7 impianti eolici (per circa 300 MW di capacità installata) e la società San Marco Bioenergie, il principale operatore italiano nella produzione di energia elettrica da biomasse vegetali con circa 70 MW installati. L’azienda arriva così a un totale di oltre 4,7 GW di potenza installata.
L’integrazione consente a Sorgenia di diventare un player di rilevanti dimensioni industriali anche nella produzione da fonti rinnovabili.
L’Ad di Sorgenia, Gianfilippo Mancini, dice: “La fusione inversa perfezionata oggi conclude un percorso iniziato lo scorso ottobre e rafforza la posizione di Sorgenia nel sistema energetico italiano. Siamo ora pronti a realizzare un importante piano di investimenti sulle tecnologie rinnovabili e a svolgere un ruolo di leadership nella transizione energetica del nostro Paese“.
Sorgenia nasce nel 1999 con l’avvento del mercato libero dell’energia ed è oggi la prima digital energy company italiana controllata dal fondo infrastrutturale F2i Sgr e partecipata da Asterion Industrial Partners. L’offerta commerciale dell’azienda si sviluppa online e fa leva sulla scelta consapevole da parte dei clienti e su innovativi servizi digitali che rendono più semplice, sostenibile e immediato il rapporto con l’energia. www.sorgenia.it
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