CREMONA – E’ già partita a pieno ritmo la campagna operativa delle prossime Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona con un programma di azioni che condurranno allo svolgimento dell’evento dal 26 al 28 novembre 2021.
“Nuove date per un format ancora più in linea con le richieste del mercato e la collocazione internazionale della nostra Manifestazione – spiega Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere – una scelta di vicinanza e supporto al mondo degli allevatori che non solo non si è fermato durante i periodi più critici del 2020, ma ci ha motivati maggiornamente a svolgere il nostro ruolo di hub centrale nella promozione dell’agro-zootecnia”.
Nei tre giorni della Fiera, che quest’anno sarà in presenza, l’intero settore si ritrova a Cremona per dibattere su temi di mercato, tecnici e scientifici che sempre di più incidono nella gestione quotidiana degli allevamenti e nei rapporti di filiera. Su questi argomenti centrali sarà organizzato il calendario di seminari e convegni della prossima edizione: un’occasione per confrontarsi su sostenibilità, benessere animale e digitalizzazione fino al consumo. “Il rapporto con il consumatore è ormai un elemento imprescindibile per la produzione agroalimentare – prosegue Biloni -. Ambiente, sicurezza alimentare, qualità delle produzioni ed eticità sono elementi sempre più presenti nelle nostre filiere, che il consumatore deve conoscere. Per questo faremo in modo di comunicarlo anche all’acquirente ultimo in qualità di Fiera di riferimento del settore”.
L’evento internazionale rappresenterà anche quest’anno l’eccellenza del modello produttivo zootecnico a partire dal bovino da latte, assieme al comparto suinicolo e avicolo, ospitando anche la mostra zootecnica e l’asta bovina. Il calendario tecnico-scientifico sarà rivolto a operatori nazionali e internazionali attesi nell’ambito del programma di internazionalizzazione della Manifestazione (nel 2019 26 delegazioni ufficiali e 45 paesi in visita).
La Fiera fornirà soluzioni concrete ai problemi legati alle produzioni e una visione d’insieme sul futuro del settore, rappresentando un’occasione privilegiata di incontro fra realtà produttive nazionali e internazionali, anche grazie al network di istituzioni e professionisti in partnership con CremonaFiere: centri di ricerca, istituzioni e università (Cattolica e Politecnico di Milano) impegnate in formazione sempre più specializzata e all’avanguardia con corsi di laurea nell’agro-zootecnia e produzioni agroalimentari.
“Il periodo drammatico che abbiamo vissuto negli ultimi mesi non ci ha concesso comunque di fermarci visto il nostro ruolo di Fiera di riferimento – aggiunge Massimo De Bellis, Direttore Generale di CremonaFiere-. Per questo abbiamo anche studiato modalità di presentazione che, partendo dalle recenti esperienze online, possano fornire ai nostri clienti e visitatori maggiori possibilità di fruizione della Fiera e di interazione sicura. Mi riferisco, ad esempio, ad un layout espositivo diverso in cui l’animale, il bovino, sarà al centro dell’attenzione, alla possibilità di seguire seminari e convegni anche online e on-demand, come abbiamo già fatto con i nostri seminari Qualyfood nei mesi scorsi, al coinvolgimento di buyer internazionali raggiunti tramite il programma di incoming e promozione internazionale condiviso con ITA Italian Trade Agency. L’evento – conclude De Bellis – riguarderà anche la città e il territorio, culla della zootecnia moderna, che sarà protagonista nel coinvolgimento degli operatori internazionali presenti alla Fiera grazie anche alla visita di siti produttivi e realtà istituzionali per un confronto aperto fra realtà e culture diverse”
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