VITERBO – E’ partita da Viterbo nell’ambito del dibattito sulle “Pratiche Commerciali Sleali”, la petizione lanciata da Coldiretti Lazio contro i pannelli solari, che occupano suolo agricolo produttivo.
Il primo firmatario è stato il Sottosegretario al ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Battistoni. Una battaglia di Coldiretti Giovani Impresa della federazione regionale del Lazio, presente con una delegazione di Viterbo, per combattere il rischio idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici e a favore del fotovoltaico pulito ed ecosostenibile.
“Credo sia un’importante campagna di sensibilizzazione – spiega Battistoni – perché siamo favorevoli alle energie rinnovabili, ma senza togliere terreno fertile ai nostri agricoltori”. E sulle pratiche commerciali sleali, una legge fortemente voluta da Coldiretti, ha aggiunto.“La Coldiretti per prima ha lanciato questo tipo di incontro su tale tematica – spiega – il ministero è pronto, ha già mandato il decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed entro agosto verrà approvato il decreto di recepimento contro le pratiche commerciali sleali”.
Tra le soluzioni proposte da Coldiretti Lazio in merito ai pannelli solari quella di installarli sui tetti di stalle, cascine, magazzini, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole. Una mobilitazione che rientra nell’ambito di quella nazionale di Coldiretti Giovani Impresa in occasione del G20 a Milano dal 19 al 23 luglio.
“La scelta di far partire la petizione contro i pannelli fotovoltaici a terra proprio da Viterbo è simbolica – afferma il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – rispetto a quelle che sono aziende importanti nella seconda provincia più agricola del Lazio, per fare in modo che le speculazioni non intacchino l’attività agricola e agroalimentare di questa regione”.
Proprio nei giorni scorsi sono stati approvati in consiglio regionale due importanti emendamenti sui pannelli solari, uno a firma del consigliere Buschini, che ne vieta l’installazione a terra nelle aree di pregio, il secondo presentato dall’assessore alla Transizione Ecologica, Roberta Lombardi, che sospende fino al 30 giugno 2022, le richieste di autorizzazione, che nel Lazio sono già 150.
“Crediamo vivamente nelle energie rinnovabili – ribadisce Granieri -. Non crediamo nella speculazione a danno dei territori. Va tutelata la distintività. Non siamo disponibili a far retrocedere la nostra cultura rispetto alla speculazione”.
E’ possibile sottoscrivere la raccolta firme per dire “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo” sul sito www.giovanimpresa.coldiretti.it e negli uffici della Coldiretti in tutta Italia, nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.
“Abbiamo unito a questa legge sulle pratiche commerciali sleali – dice il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici – di cui abbiamo dibattuto nel corso del convegno dedicato a questo tema, anche altre pratiche sleali e mi riferisco a quelle dei pannelli fotovoltaici a terra. Vorremmo che questa concorrenza, che si va ad innescare all’interno delle aziende agricole, venisse limitata. Abbiamo bisogno di una norma che tuteli il paesaggio, il Made in Italy, l’agroalimentare e soprattutto le aziende del territorio, che vogliono lavorare e usare il suolo per produrre agroalimentare, seguendo quella che è la vocazione del terreno”.
LEGGI ANCHE