ROMA – «L’Unione europea faccia luce sulla presunta epidemia di brucellosi e tubercolosi che negli ultimi anni ha costretto gli allevatori campani, in particolare della provincia di Caserta, ad abbattere ben 140mila bufale che producono il latte per la famosa mozzarella Dop».
A chiederlo l’eurodeputata del gruppo dei Greens/EFA, Rosa D’Amato. «Un’inchiesta giornalistica di Fanpage, che raccoglie le denunce di diversi operatori del settore, come Altragricoltura, pone seri dubbi sulla portata reale dell’epidemia e sulla gestione della stessa da parte delle autorità – spiega in una nota -. Come accertato dal Consiglio di Stato, i metodi diagnostici utilizzati per il monitoraggio delle bufale sono sperimentali e secondo diversi allevatori non adatti, tanto che vi sarebbero numerosi casi di falsi positivi. Inoltre, non si comprende perché gli abbattimenti siano stati affidati a un macello posto a 100km dalla zona interessata, nonostante la presenza di almeno 3 macelli nelle vicinanze. Il fatto, poi, che questo macello faccia capo a una multinazionale del settore, apre preoccupanti scenari di conflitti di interessi. Inoltre, mentre i capi vengono abbattuti, il business dei prodotti con latte di bufala è continuato a crescere. Come mai? C’è il rischio che prodotti che sfruttano il buon nome e il marchio Dop della mozzarella di bufala campana contengano in realtà latte straniero? Infine, come mai la Regione Campania non ha ancora varato un piano di vaccinazione per fermare la presunta epidemia? Tutte queste domande necessitano di una risposta. Se le autorità regionali e nazionali latitano, occorre che la Commissione europea faccia sentire, con più forza di quanto fatto finora, la sua voce. Qui è in ballo non solo un pezzo importante dell’agricoltura europea, ma anche la sicurezza alimentare dell’intero mercato Ue, oltre al rischio di truffe a danno di uno dei pilastri delle politiche commerciali europee per l’agricoltura, quella dei regimi di qualità».