ROMA – Sviluppati e testati macchinari agromeccanici innovativi per le colline marchigiane secondo i principi del Progetto ARCA. Prende così forma il progetto di Arca Benefit grazie alla partnership con Angeloni srl, leader del centro Italia per le macchine agricole.
La mission del Progetto ARCA è infatti la rigenerazione e la salute del suolo come nuova base di partenza dell’agricoltura e dell’alimentazione, e tra i primi obiettivi c’è proprio lo sviluppo e la diffusione di tecniche innovative di coltivazione per rigenerare i suoli e l’ambiente. La presentazione dei macchinari, con test in campo, si è tenuta nei giorni scorsi nei campi dell’impresa agricola Lov (Loccioni) adiacenti all’Abbazia Sant’Urbano di Apiro.
La giornata di presentazione dei macchinari agromeccanici «rappresenta una pietra miliare del percorso del Progetto ARCA verso la diffusione dell’agricoltura bio-rigenerativa sul territorio, così come l’aver incontrato un alleato di valore come la Angeloni S.r.l. nel nostro cammino ci gratifica ed onora – afferma Bruno Garbini, Presidente di Arca Benefit, società da lui fondata nel 2016 insieme a Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni – Il Progetto ARCA lo pensai negli anni ’80 e già allora avevo capito che il territorio collinare e marginale della nostra regione, pur sfruttandolo il più intensamente possibile, non poteva fisiologicamente competere in produttività con l’agricoltura di pianura o con quella di paesi più vocati, ma era doveroso, invece, salvaguardare la bellezza e il capitale naturale (il suolo) delle nostre colline».
In questi ultimi anni «Arca Benefit si è dedicata a sperimentare e a testare in campo le pratiche agronomiche bio-rigenerative ma sin da subito, purtroppo, ci siamo resi conto che i macchinari e gli attrezzi offerti dal mercato male rispondevano alle nostre esigenze di minor disturbo possibile al suolo e di lavorazioni minime da effettuare anche in terreni di una certa pendenza: le grandi imprese produttrici di macchine e attrezzi agricoli, infatti, disattendono completamente l’agricoltura di collina considerandola ormai spacciata – continua Bruno Garbini – Risultava ben chiaro che avremmo dovuto studiare attrezzi “su misura” con un’azienda che ben conoscesse i nostri areali e che credesse nel futuro dell’agricoltura bio-rigenerativa. Ecco perché crediamo molto in questa partnership con Angeloni Srl che, oltre ad essere una consolidata azienda alla terza generazione, conduce a livello familiare anche un terreno in biologico che le ha permesso di capire di più e meglio quali fossero le esigenze di un’agricoltura bio-rigenerativa di qualità svolta nelle Marche. È con entusiasmo che Angeloni Srl ed Arca Benefit hanno iniziato a collaborare per costruire gli attrezzi appositamente pensati e progettati per facilitare le operazioni e ridurre i costi dell’agricoltura bio-rigenerativa, specialmente se praticata in collina. Sono state privilegiate dimensioni non eccessive, robustezza quanto basta per evitare troppo peso e necessità di trattrici di media potenza per essere trainate senza arrecare troppo disturbo al suolo. In questi giorni, inoltre, è per noi molto positiva la notizia che importanti multinazionali hanno definito l’agricoltura organico rigenerativa come quanto di meglio oggi si possa fare per la rigenerazione del suolo e dell’ambiente».
Pionieri di una niova rivoluzione agricola
Da quando la Angeloni srl è nata, nel 1947, l’azienda è sempre stata attenta alle tante richieste di meccanizzazione nei settori agricoli del territorio. Ed è grazie a questo suo modo di operare che Angeloni è cresciuta.
«Abbiamo attraversato epoche che si sono distinte, l’una dall’altra, proprie per esigenze diverse e con le grandi innovazioni degli anni ’70 anche il settore agricolo ha avuto la sua parte: in quel periodo ci fu l’introduzione di macchine innovative che però non erano idonee al nostro territorio caratterizzato da colline. Siamo stati così la prima azienda in Italia ad affrontare questa difficoltà, apportando soluzioni definitive ai problemi che penalizzavano le mietitrebbie nell’esecuzione del lavoro sui terreni in pendenza – sottolinea Pierduilio Angeloni, Presidente Angeloni srl – Dagli anni ’70 ad oggi sono trascorsi oltre 50 anni e ancora una volta il territorio e le colline marchigiane ci portano ad affrontare nuove sfide al passo con i tempi, con le nuove tecniche di studio e ricerca in agricoltura guardando alle nuove opportunità del futuro. È per questo che abbiamo deciso, con consapevolezza, di investire sul modello agricolo promosso da Arca Benefit e sul Progetto ARCA: crediamo che l’agricoltura bio-conservativa rigenerativa sia il presente e anche il futuro. E avendo nel nostro territorio Arca Benefit non potevamo non essere attenti al loro lavoro e alle sperimentazioni svolte direttamente in campo. Grazie all’importante consulenza agronomica di Arca Benefit, oggi presentiamo soluzioni agromeccaniche innovative che dovrebbero permettere di applicare efficacemente pratiche agricole in grado di rigenerare la componente biologica dei suoli delle Marche e, più in generale, dei terreni collinari tipici del centro Italia. Sono convinto che, insieme ad Arca Benefit, Angeloni stia scrivendo una nuova pagina importante per il comparto agricolo che da sempre è alla base della storia di noi marchigiani. La giornata di presentazione è stato un momento molto importante per noi, perché abbiamo testato in campo macchine agricole innovative che offriranno al territorio, agli agricoltori e agli stakeholder l’opportunità di crescere ed essere pionieri di una nuova “rivoluzione” agricola a favore della vitalità del suolo e di un ambiente sempre più sano a disposizione delle future generazioni».
I 5 principi base del modello agricolo promosso da Arca Benefit
La collaborazione tra Angeloni Srl e Arca Benefit rappresenta «una chiave di svolta per l’applicazione e la diffusione del modello agricolo biologico conservativo rigenerativo che Arca Benefit promuove in un territorio argilloso e collinare come quello marchigiano. Il modello denominato Regenerative Soil Systemâ prevede, infatti, l’adozione di 5 principi base, quali: rispetto rigoroso della normativa biologica; rotazioni pluriennali con preferenza delle colture consociate rispetto alle colture pure; copertura del terreno per tutta l’annata agraria; minimo disturbo al suolo e impiego di concimi organici provenienti da processi di economia circolare. – spiega Simone Tiberi, agronomo Arca Benefit – Queste innovative soluzioni agro-meccaniche realizzate dalla Angeloni srl garantiscono il rispetto dei principi dell’agricoltura conservativa e le esigenze dell’agricoltura biologica. Inoltre, rappresentano «il risultato di un’esperienza triennale maturata in campo da Arca Benefit sia all’interno del progetto Agribiocons, cofinanziato dal PSR Marche 2014-2020 e ancora in atto, sia tramite le sperimentazioni effettuate nei terreni di proprietà del Gruppo Fileni e delle Imprese Loccioni – continua Tiberi – Ovviamente siamo solo agli inizi e c’è ancora molto da lavorare, ma la strada è quella giusta come dimostrano i primi risultati ottenuti in campo!».
Le specifiche dei macchinari
Le macchine progettate e costruite da Angeloni Srl «sono altamente specializzate e rispettano i parametri imposti dai principi agronomici previsti dal Regenerative Soil System â promosso da Arca Benefit – spiega Luca Angeloni, della Angeloni srl – Nello specifico, andiamo ad operare dalla prima lavorazione in campo dopo la trebbiatura delle coltura da reddito, o dopo la trinciatura delle cover crops, fino al momento della semina che viene effettuato con macchine non di nostra produzione. Abbiamo deciso di impostare le nostre macchine su trattori di fascia media, fra i 130 a 180 cv, al fine di renderle fruibili per la maggior parte delle aziende agricole. I parametri imprescindibili di cui dobbiamo sempre tener conto in campo in fase di lavorazione sono il calpestamento del suolo e la non inversione degli orizzonti pedologici del terreno».