STRASBURGO – “L’Europa ha assistito questa estate a devastanti inondazioni e a una ondata di calore eccezionale. Eventi estremi che hanno provocato migliaia di vittime e danni enormi ai territori, e che, come confermato dall’ultimo rapporto dell’IPPC, sono frutto dei cambiamenti climatici.
Non c’è più tempo da perdere: è urgente investire nella prevenzione. Non la pensa così, purtroppo, il governo italiano, che ha investito appena 2 miliardi sulla lotta al dissesto idrogeologico a fronte di un fabbisogno di 26 miliardi. Ecco perché abbiamo presentato un’interrogazione orale alla Commissione europea chiedendo di stilare delle ulteriori raccomandazioni, delle linee guida che reindirizzino risorse del Recovery fund e dei fondi strutturali Ue sulla prevenzione, soprattutto per i Paesi più a rischio, come l’Italia. Siamo in una fase fondamentale di varo dei programmi operativi dei fondi di coesione ed è possibile ancora farlo.
Inoltre, bisogna rafforzare la risposta Ue alle catastrofi naturali. A tal fine, abbiamo proposto all’Esecutivo comunitario di aumentare la percentuale dell’anticipo del Fondo di solidarietà Ue, portandola almeno al 30%. Altra misura importante è quella di escludere le spese di ricostruzione e prevenzione dal Patto di stabilità. Infine, ribadiamo la proposta di istituire un servizio civile ambientale europeo”.
Lo dichiarano in una nota gli eurodeputati della delegazione italiana del gruppo Greens/EFA al Parlamento Ue, Rosa D’Amato, Ignazio Corrao, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini.