BOLOGNA – Eima International, l’esposizione mondiale della meccanica agricola si presenta, dopo il blocco delle attività per l’emergenza sanitaria, con una nutrita presenza di espositori, importanti novità e un calendario di appuntamenti d’interesse anche politico.
“Operatori economici da tutto il mondo per un evento che – ha spiegato il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – ha un contenuto tecnico molto elevato ma che è anche una formidabile macchina di relazioni”.
Alla rassegna, primo evento di settore di risonanza internazionale dopo la sospensione delle attività fieristiche imposta dall’emergenza sanitaria, sono presenti ben 1350 industrie espositrici, 350 delle quali estere in rappresentanza di oltre 40 paesi, che espongono oltre 40 mila modelli nei 14 settori di specializzazione e nei 5 Saloni tematici – Componenti, Green, Energy, Digital, Idrotech – in cui si articola la manifestazione.
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Al di là delle limitazioni ancora vigenti per alcune aree, EIMA 2021 conferma la sua caratura internazionale. Nei cinque giorni della rassegna sono attesi in Fiera, oltre ad imprenditori agricoli e tecnici della meccanizzazione, operatori economici da ogni parte del mondo, fra i quali i delegati ufficiali selezionati dagli uffici ICE (circa 300 in rappresentanza di 60 Paesi), interessati a trattare l’acquisto di macchinari che rispondano alle esigenze specifiche delle diverse agricolture e dei differenti modelli di impresa. Ampiezza di offerta, novità di prodotto e anteprime assolute sono i tradizionali punti di forza della manifestazione. Confermato il Concorso Novità Tecniche, che premia le soluzioni d’avanguardia progettate dalle case costruttrici per ogni tipo di lavorazione agricola (esposte nell’area Quadriportico) e spazio anche ai modelli finalisti del Tractor of the Year, che per la prima volta potranno sfilare in una arena all’aperto, dove sono visibili anche le macchine per le filiere bioenergetiche. «Oltre ad essere una grande vetrina promozionale e commerciale, l’EIMA è da sempre una grande “macchina di relazioni” – ha detto ancora Simona Rapastella – e questo è un fatto di rilevanza strategica, perché l’industria della meccanica agricola è parte di un sistema complesso, nel quale sono necessarie interazioni strette fra mondo agricolo, mondo industriale, attività di ricerca, istanze ambientali e attività di orientamento e coordinamento politico e amministrativo”.
“L’esposizione bolognese – ha concluso Rapastella – è riconosciuta come il forum che mette in relazione tutti questi soggetti, il luogo dove le filiere agroindustriali si connettono in modo sempre più stretto e dove si programma il futuro dell’agricoltura”. L’edizione 2021 di EIMA International è in effetti una delle più interessanti in una prospettiva politica. Il Governo sarà presente attraverso il Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri Manlio Di Stefano; ed anche i presidenti della Commissione Agricoltura di Camera e Senato, unitamente alle delegazioni dei membri delle commissioni stesse, saranno in visita alla rassegna anche per un confronto sulle migliori politiche per il settore. Presenti in EIMA saranno il Presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, e tutti gli Assessori all’agricoltura delle Regioni italiane, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, Daniele Vaccarino consigliere di amministrazione ICE e insieme ad essi sarà ospite una nutrita delegazione di europarlamentari. Un momento molto atteso, per i suoi contenuti politici ma anche culturali, è la Conferenza che Paolo De Castro terrà in EIMA sui principi ispiratori e sulle sfide della Politica agricola comunitaria, in collegamento streaming con tutte le organizzazioni agricole e della filiera agroalimentare, oltre che con le istituzioni nazionali e comunitarie.