Ci aspettiamo dal G8 scelte coraggiose dove la politica considera i popoli e non solo i capitali. E più considerazione e rispetto per l’ambiente e cultura. Questo il messaggio del presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, Andrea Sisti, in occasione del XII Congresso nazionale in svolgimento a Reggio Calabria fino a domani 10 luglio. Un appuntamento, quello del G8, che dovrebbe fare i conti con la crisi che attanaglia il mondo, dettando nuove regole e soprattutto un codice etico per la finanza e per il nuovo “mercato”.
L’uomo al centro delle politiche – “La spinta globalizzatrice che in questi anni ha pervaso l’economia mondiale, la finanza, – ha detto Sisti – non ha globalizzato i popoli, anzi li ha resi più deboli, più “soli”. I flussi migratori sono aumentati dai Paesi più poveri ai Paesi più ricchi, le sperequazioni sempre più forti, le crisi e le speculazioni sulle derrate alimentari sempre più frequenti. In questi anni – ha proseguito – abbiamo assistito ad uno spostamento del valore dal capitale umano al capitale finanziario, spostando di conseguenza la scala dei valori dal lavoro umano, cioè dalla produzione di beni e servizi a quella della finanza, cioè credito su credito, o meglio, debito su debito. Probabilmente con questa crisi si è chiuso il capitolo del capitalismo finanziario post-comunista e si aprirà lo scenario di un mercato più attento all’uomo, dove l’uomo, la persona, è al centro della politica, dell’economia”.
Ambiente, paesaggio e agroalimentare – Inoltre il presidente Conaf ha ricordato che la globalizzazione è stata governata da un sistema anglosassone del “mercatismo” fatto da regole e non-regole, sistema che sicuramente oggi è stato messo in discussione e va ripensato. “Le società di rating – ha proseguito Sisti – ne sono un esempio, la spersonalizzazione dei controlli altrettanto. Per noi un esempio di una problematica più ampia, delle nuove regole del “mercato”, è l’espressione del valore non solo come “prezzo”, ma di un valore che consideri l’etica, l’ambiente e la cultura. La strategia introdotta in Europa per le professioni risente di questa originaria impostazione; banalizzando, le professioni intellettuali sono un servizio, i problemi sono il prezzo, l’accesso e la mobilità”. Ambiente e paesaggio al centro delle attenzione del Conaf, con l’obiettivo di realizzare un esatto equilibrio con le produzioni agroalimentari di qualità, un territorio rispettoso delle identità locali, delle proprie qualità. “Gli agronomi e forestali – ha puntualizzato Sisti – ci sono e vogliono dare un contributo di idee e di valori, con le esperienze di professionisti che lavorano sul campo. Proprio partendo dalla Calabria, regione simbolo di un nuovo rinascimento italiano, che coniuga ambiente, qualità agroalimentare e turismo”.
Appello al Parlamento europeo – E dall’Europa il Conaf si aspetta idee e progetti: “Occorre che il nuovo Parlamento Europeo che si insedia in questi giorni ripensi sia la direttiva “qualifiche” che la direttiva “servizi” – ha sottolineato Sisti – introducendo principi e valori che rispettino le comunità locali, le persone, perché una grande Europa si fa con il volere dei popoli e non con i burocrati”.