Antitrust, Centinaio (Mipaaf): Conferma dubbi su Nutriscore. Posizione Italia a difesa di tutto il Made in

ROMA – “L’Antitrust conferma quanto stiamo sostenendo da tempo, ovvero che il sistema di etichettatura fronte pacco a colori rischia di essere fuorviante e indurre i consumatori in valutazioni sbagliate sulla salubrità di un determinato prodotto prescindendo dalle esigenze complessive di un individuo, dalla quantità e dalla frequenza di assunzione all’interno di un regime alimentare variegato ed equilibrato”.

Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, commenta l’avvio da parte dell’Antitrust di cinque istruttorie sull’uso da parte di società italiane e straniere del Nutriscore e l’apertura di una ulteriore istruttoria nei confronti del titolare dell’app francese Yuka che si propone di dare una valutazione salutistica dei prodotti alimentari basandosi sempre sul sistema Nutriscore.

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“Un sistema sbagliato che non tiene conto delle porzioni, basato su una semplificazione che porta a escludere alimenti sani, naturali e legati ai territori – ricorda Centinaio -, privilegiando invece cibi processati e artificiali a danno dei prodotti simbolo del nostro agroalimentare apprezzati in tutto il mondo. Non si può assegnare un bollino verde o rosso a un singolo alimento senza tener conto della dieta e dello stile di vita. I consumatori devono essere informati e non condizionati nelle loro scelte. Né portati a credere che determinati cibi abbiano proprietà salutistiche. Siamo fiduciosi che anche gli altri paesi europei appoggino la posizione dell’Italia, paese simbolo della Dieta Mediterranea, perché questa – conclude il sottosegretario – non è una battaglia a difesa soltanto del Made in Italy, ma di tutto il Made in”.

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