Parla la giornalista inglese Kate Singleton, che a Firenze ha tenuto una lettura dei suoi scritti sul paesaggio italiano, presso l’Accademia dei Georgofili. Nata nel Sussex, zona prettamente rurale dell’Inghilterra, si è trasferita nel 1971 a Milano, dove ha collaborato con Il Giornale di Montanelli e il periodico Casabella. Nella città italiana che l’ha accolta, ha tuttavia sentito da subito una forte nostalgia per il paesaggio inglese. Dal 1988 si è trasferita in Val d’Orcia dove ha scoperto il fascino del mondo agricolo legato al territorio, ai suoi prodotti enogastronomici e alla loro storia.
Il paesaggio italiano – Nella sua lettura ai Georgofili, la Singleton ha raccontato il suo approccio al paesaggio italiano, partendo dalla sua esperienza di paesaggio inglese. Ha evidenziato come il paesaggio sia un mirabile incontro tra cultura e coltura e la più eloquente espressione della storia, per la sua capacità di raccontare ogni civiltà. Questo ruolo del paesaggio rischia però oggi di essere perso. La giornalista si è interrogata sulle ragioni che contribuiscono a questa perdita ed ha proposto alcune idee tese a rendere consapevole, partecipe e responsabile il cittadino, fruitore diretto e indiretto del paesaggio.