VENEZIA – Emergenza aviaria, domani il tavolo tecnico sull’emergenza darà il via libera ai 30 milioni di euro che serviranno a pagare gli anticipi degli indennizzi agli allevatori.
La notizia è stata data ieri nell’audizione alla commissione Agricoltura della Camera, alla quale ha preso parte Simone Menesello, presidente della sezione avicola nazionale di Confagricoltura, per rappresentare le tante difficoltà delle aziende avicole dopo mesi di stop.
“Domani sarò al tavolo tecnico sull’emergenza aviaria – spiega l’allevatore di Lozzo Atestino, nel Padovano – dove arriverà la conferma che i 30 milioni del fondo del ministero delle Politiche Agricole verranno destinati tutti a far fronte alle problematiche causate dall’influenza. Gli allevatori sono in drammatica crisi di liquidità e i pochi che sono ripartiti stanno lavorando in perdita, perché c’è un rincaro giornaliero sia di materie prime che di risorse energetiche. Basti dire che in un anno il prezzo dell’energia elettrica è schizzato da 60 euro a 660 euro a megawattora. I nostri compensi sono fermi da dieci anni e non riusciamo più a far fronte a questi aumenti. Riteniamo che debba essere la politica a farsene carico con misure ad hoc, che devono essere applicate immediatamente. Perciò il nostro pressing sindacale è e sarà forte e continuo a tutti i livelli, finché non saranno introdotte soluzioni adeguate. Con i riaccasamenti dovremo affrontare anche il problema della carenza di mais, sorgo e girasole per l’alimentazione animale, dovuta al blocco dell’export per la guerra in Ucraina. Ci sono piccole aziende che hanno scorte per dieci giorni. Il rischio che possano venire a mancare le derrate sulle tavole degli italiani è tangibile. Non possiamo più permetterci di lasciare incolti i terreni, le politiche agricole devono cambiare”.
Domani un altro incontro sull’aviaria è previsto a Venezia nella sede nella Regione Veneto, con l’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, che incontrerà i rappresentanti degli allevatori.
“Stiamo ripartendo con gli accasamenti – riferisce Michele Barbetta, presidente della sezione avicola di Confagricoltura Veneto -, ma la situazione è molto critica perché si procede a rilento e tra mille difficoltà. All’assessore vogliamo chiedere di farsi portavoce con il ministero della necessità urgente di individuare un vaccino, affinché si arrivi al prossimo autunno senza la preoccupazione di dover affrontare un’altra epidemia dagli effetti devastanti. Non dobbiamo dimenticarci che il virus è ancora presente nella fauna selvatica e che, dunque, il rischio che gli allevamenti vengano di nuovo infettati è altissimo”.
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