ROMA – “La filiera, nelle sue diverse componenti, oggi ha dato un’importante prova di unità dimostrando di voler lavorare tutti insieme su soluzioni concrete e proposte che permettano di affrontare quelle che sono le criticità più urgenti. Porterò all’attenzione del ministro Patuanelli quanto emerso durante questo confronto, così da poter partire già la settimana prossima con un tavolo tecnico”.
È quanto ha evidenziato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, il sen. Gian Marco Centinaio, concludendo i lavori del tavolo sui cereali che si è tenuto oggi nella sala Cavour del Mipaaf per individuare risposte quanto mai tempestive davanti all’emergenza causata dalla guerra in Ucraina, che si è aggiunta alle criticità che il settore stava già affrontando quali il caro energia e l’aumento del costo delle materie prime. Ai lavori del tavolo ha assistito anche il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina.
Presenti i rappresentanti dell’intera filiera, dalle organizzazioni agricole ai produttori di alimenti zootecnici e dei seminativi, dall’industria molitoria ai panificatori alla Gdo. È stata ribadita l’importanza di un’adeguata produzione del grano così come di sementi quali girasole, mais e soia. Tra le richieste portate all’attenzione del sottosegretario la necessità di rinviare l’adozione della Politica agricola comune, di rivedere la strategia Farm to fork, il miglioramento dei siti di stoccaggio, il potenziamento dei contratti di filiera. Molte, inoltre, le voci critiche nei confronti delle misure decise unilateralmente dall’Ungheria, così come da altri paesi.
“Chiederemo all’Unione europea di sbloccare un milione di ettari dal Fondo di rotazione per salvare il salvabile. C’è bisogno di agire sull’immediato ma anche di poter fare una programmazione a medio e a lungo termine per far sì che filiere come quella del grano o del mais a cui in questi anni non è stata data giusta rilevanza – ha ricordato Centinaio – possano ritornare a esser prioritarie perché come hanno dimostrato le ultime due settimane sono fondamentali per il nostro paese, che deve poter essere proprietario della sua produzione”.