ISOLA DEL PIANO (PU) – E’ uscito in tutte le librerie e negli shop on line “Adonai, Ti aspetto sulla collina”, il libro a cura di Dario Benetti, edito da Fondazione Girolomoni e Quaderni Valtellinesi. Un’antologia che per la prima volta riunisce gli scritti di Gino Girolomoni, pioniere dell’agricoltura biologica in Italia, attivista, intellettuale, saggista e, soprattutto, contadino. Attraverso articoli, lettere inedite e documenti d’archivio, questa raccolta restituisce la ricchezza e l’unicità del messaggio di Gino, scomparso il 16 marzo di 10 anni fa. Un messaggio che ha unito fede, ambientalismo, territorio, agricoltura e che è sempre stato “parola viva”, spinta al cambiamento, scelta radicale: un’esperienza rivoluzionaria, iniziata negli anni ’70 nel cuore delle Marche, che ha saputo costruire un modello economico, sociale e culturale basato sul rispetto della terra e sulla centralità degli agricoltori.
“La nostra eredità culturale – commenta Maria Girolomoni, presidente della Fondazione Girolomoni – è singolare per aver incrociato ante litteram, anche dal punto di vista pratico, tre tematiche: l’ambientalismo, il Cristianesimo e la cultura contadina. Su queste basi è stata realizzata un’impresa che vuole investire su tutti i fronti, da quello agricolo a quello produttivo con la pasta, fino alla cultura con la rivista Mediterraneo Dossier e la Fondazione, e all’accoglienza con l’esperienza del GranoTurismo. Il contributo dell’amico Dario Benetti è importante, aggiunge un mezzo unico e peculiare per diffondere un messaggio ancora attuale. La nostra storia ci insegna che le convinzioni sono fondamentali anche nelle scelte imprenditoriali e che affondano le proprie radici nell’approfondimento culturale e spirituale.”
Come testimonia la scelta del titolo (Adonai è il termine con cui il popolo ebraico pronunciava il nome del Signore), la dimensione mistica e religiosa fu centrale nell’esperienza di Gino Girolomoni: “Quest’uomo è stato un punto di riferimento nel mondo cattolico italiano – osserva Dario Benetti – per i continui stimoli e richiami sui temi ambientali e sulla responsabilità morale dei cristiani per un equilibrio ecologico e per scelte di sviluppo serie e compatibili con la giustizia sociale e la salvaguardia del nostro pianeta (molti anni prima che fosse concepita l’enciclica Laudato Sì)”. Le pagine di “Adonai, Ti aspetto sulla collina”, con postfazione di Giovanni Battista Girolomoni, accompagnano il lettore attraverso la ricchezza degli incontri, la poliedricità degli interessi, le mille difficoltà interposte sul cammino, i dolori e le gioie della vita, per delineare i contorni di una figura affascinante e complessa, che ha lasciato un segno indelebile nella costruzione di “un’economia gentile”.
Gino Girolomoni (Isola del Piano, 13 agosto 1946 – Fossombrone, 16 marzo 2012) è stato uno dei pionieri del biologico in Italia. Giovane sindaco di Isola del Piano nel 1970, si impegna presto per il recupero del monastero di Montebello, fondato nel 1380 da Pietro Gambacorta da Pisa e sede del nascente ordine dei Girolamini (Eremiti di S. Girolamo). Girolomoni vi si trasferisce a vivere con la famiglia e un gruppo di amici con l’intenzione di recuperare il territorio circostante dall’abbandono; una rinascita che si realizza attraverso un’agricoltura diversa, basata esclusivamente su elementi e processi naturali. Nel 1977 è fondatore della Cooperativa agricola Alce Nero, oggi Girolomoni, e crea nel tempo un pastificio, un agriturismo, un mulino, coinvolgendo centinaia di agricoltori; la sua esperienza di “ritorno” in collina ha attratto per decenni l’attenzione di numerosi intellettuali e uomini di esperienza italiani e stranieri; autore di numerosi saggi, ha fondato nel 1996 il periodico Mediterraneo Dossier. Oggi la Cooperativa Girolomoni è una delle più importanti realtà del biologico in Italia e il monastero continua ad essere luogo di incontro e di dialogo. Scomparso improvvisamente nel 2012 oggi riposa, accanto all’amata Tullia, nella chiesa della Trinità di Montebello.