FIRENZE – La Regione Toscana ha riaperto i termini per raccogliere adesioni per la lavorazione di carni di ungulati selvatici destinate alla beneficenza, attraverso la distribuzione a cura del Banco Alimentare.
L’avviso pubblico è disponibile sui siti istituzionali delle Asl toscane ed è destinato ai Centri di lavorazione selvaggina (Cls), che potranno successivamente avviare il percorso per la cessione in beneficenza della carne, proveniente da ungulati selvatici, abbattuti nell’ambito dei piani regionali di controllo.
L’iniziativa della Regione Toscana, avviata nel 2021 e finanziata con delibera 1147 del 2020, è finalizzata a favorire e a incentivare la cessione in beneficenza della carne proveniente da ungulati selvatici abbattuti nell’ambito di piani di controllo della fauna selvatica. Tutto ciò con l’obiettivo di offrire un ulteriore supporto alle iniziative dedicate al sostentamento delle categorie in difficoltà anche a causa della particolare congiuntura sanitaria ed economica.
Nonostante la forte adesione all’iniziativa degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) toscani e del settore venatorio in generale, le varie congiunture economiche e l’attuazione di una procedura completamente inedita non hanno consentito l’utilizzo di tutti i fondi stanziati, che sono stati, pertanto, prorogati anche per l’anno in corso.
Le prime consegne di carni di ungulati selvatici, confezionate sottovuoto e surgelate, sono state effettuate nel luglio 2021. Complessivamente, al 31 dicembre, sono stati consegnati al Banco Alimentare 844 kg di prodotto, donato dagli Atc e da cacciatori toscani, con la collaborazione anche delle polizie provinciali.
Le carni, lo ricordiamo, deriveranno da una quota dei capi abbattuti secondo le modalità previste dalla legislazione regionale e che gli Atc decideranno di destinare all’iniziativa di beneficenza alimentare. Inoltre, è prevista anche la cessione di capi provenienti dall’attività venatoria e di controllo regolamentata anche da parte di soggetti terzi (Enti parco regionali, squadre di caccia al cinghiale, distretti di gestione degli ungulati, aziende faunistico venatorie (afv) e aziende agrituristico venatorie (aav).
Le carcasse lavorate verranno affidate per la distribuzione al Banco Alimentare della Toscana, che è dotato di un’organizzazione e di una rete territoriale specifica e peculiare, che consente la conservazione delle carni garantendo il rispetto degli obiettivi di sicurezza alimentare e la loro distribuzione al fine di sostenere i bisogni essenziali delle famiglie e delle comunità toscane.
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