ROMA – I prezzi dei prodotti agricoli, grano e mais in testa, hanno raggiunto il loro punto di equilibrio e ormai da due settimane non si registrano oscillazioni sul mercato italiano.
È quanto emerge dall’analisi di CAI – Consorzi Agrari d’Italia, in base alla rilevazione settimanale della Borsa Merci di Bologna, punto di riferimento nazionale per le contrattazioni fisiche dei prodotti agricoli.
Lo scenario, secondo Consorzi Agrari d’Italia, potrebbe naturalmente mutare in base alla situazione internazionale, ma la sensazione è che ormai tutti i protagonisti della filiera siano in attesa della nuova campagna.
Il grano tenero è fermo tra 390 e 399 euro a tonnellata con punte di 422 euro per i cereali più ricchi di proteine, mentre il grano duro viene quotato tra 522 e 528 euro/ton.
Il mais, fondamentale per l’alimentazione animale, oscilla tra i 375 e i 380 euro a tonnellata, mentre la soia si conferma intorno a quota 700 euro.
Si mantengono molto alte le quotazioni del riso con l’arborio intorno ai 1500 euro a tonnellata e il baldo sui 1400 euro/ton.