ROMA – L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, nella giornata del 4 maggio, ha confermato la presenza di un caso di Peste suina africana (Psa) nel Comune di Roma, sulla diagnosi effettuata dall’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana.
La Psa non è trasmissibile all’uomo, infetta solo i suini e finora è stata individuata solo sui cinghiali.
Come previsto dalle norme vigenti e dal piano di emergenza nazionale, nella stessa giornata del 4 maggio sono stati convocati per il 5 maggio il gruppo operativo degli esperti e per venerdì 6 maggio l’Unità centrale di crisi, allo scopo di delimitare l’area infetta e definire le misure straordinarie da attuare per limitare la diffusione della malattia. Si sta inoltre procedendo a informare le competenti autorità comunitarie e internazionali ed è stata già inserita la notifica del sospetto di malattia nell’apposito Sistema Informativo nazionale delle malattie animali (SIMAN).
Convocata anche l’Unità di Crisi Regionale (UCR) per l’organizzazione delle operazioni di ulteriori verifiche sul territorio, dei controlli da effettuarsi negli allevamenti di suini ricadenti nell’area infetta, nonché per la programmazione delle misure da attuarsi nell’immediato.
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