ROMA – “Con un’inflazione che a maggio ha fatto segnare un incremento del 6,9%, il tema di come dare una risposta concreta a milioni di lavoratori dipendenti non è più rinviabile. Va rivisto il patto della fabbrica e tagliato il cuneo fiscale che vale il 46% del costo della busta paga: è necessario farlo subito, perché oggi tutti i lavoratori italiani sono più poveri di ieri. E’ in questo contesto difficile che Fai, Flai e Uila si apprestano a presentare migliaia di piattaforme per la contrattazione di secondo livello, mettendo le persone al centro delle richieste che saranno avanzate.” Lo ha dichiarato il segretario generale della Uila Uil Stefano Mantegazza, concludendo gli attivi unitari dei delegati del settore alimentare, che si è svolta a Roma.
“Apprezziamo le disponibilità messe in campo dal Ministro Orlando in queste settimane e condividiamo la proposta di prendere a riferimento, settore per settore, il trattamento economico complessivo (TEC) definito dai contratti “doc” per individuare i salari minimi dei lavoratori italiani. Una legge a sostegno dei risultati raggiunti dalle parti sociali nei rinnovi dei contratti nazionali ci sembra una opportunità in grado di mettere tutti d’accordo”. Conclude Mantegazza di Uila.
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