Agrem 2010, via alla rassegna dedicata a agroalimentare e ortofloricoltura

Si alza il sipario su Agrem 2010, la manifestazione su Agroalimentare ed Ortofloricoltura in programma alla cittadella fieristica di Vittoria (Ragusa) fino al 23 maggio giunta alla ventiseiesima edizione. “Un anno difficile per il settore  – ha detto il presidente di Fiera Emaia, Salvatore Di Falco –; Agrem ha raccolto le istanze del territorio e mai come in questa occasione è stata capace di farle sue. Abbiamo richiamato in questo territorio i vertici nazionali di tutto il comparto agricoltura per offrire occasioni di confronto e di riflessione. La politica dovrà ascoltare i risultati di questi incontri e tramutarli in nuove risposte concrete”.

Il ministro Prestigiacomo – Tra i saluti inaugurali, quello del Ministro dell’Ambiente, l’onorevole Stefania Prestigiacomo:“Agrem Expo 2010 è un importante vetrina del Made in Italy, della nostra qualità e della nostra unicità ed è per questo che mi rammarico per non essere con voi oggi e non poter partecipare alla cerimonia di inaugurazione. A tutti gli intervenuti giunga il mio saluto ed il mio più fervido augurio per il miglior esito dell’iniziativa. Il made in Italy nel settore agroalimentare e del’ortofloricoltura è uno dei punti di forza su cui il nostro sistema economico deve puntare per tornare a crescere. L’agricoltura, infatti, è una risorsa importante del nostro Paese, testimonianza della nostra storia e delle nostre tradizioni, ma che oggi deve svolgere un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio ambientale. Il 2010 più che mai, proclamato dall’ONU anno internazionale della biodiversità, pone l’attenzione del mondo intero sulla questione dell’impoverimento ambientale nel pianeta a seguito della distruzione di habitat ed ecosistemi e le inevitabili conseguenze sul benessere umano. Bisogna, dunque, potenziare ancora più le sinergie tra gli interventi in materia agricola e quelli in materia ambientale ed integrare le esigenze della biodiversità con lo sviluppo e l’attenzione nelle politiche settoriali, regionali e nazionali. Le imprese agroindustriali italiane sono chiamate ad affrontare la sfida della sostenibilità economica, ambientale e sociale per rispettare il territorio, l’uomo ed i consumatori in particolare”

Comparto in crisi – “Non è un buon momento per l’intero comparto – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura del Comune di Vittoria, Piero La Terra – e dobbiamo cercare insieme nuove occasioni di rilancio. In questo contesto Fiera Emaia ha saputo creare momenti di confronto internazionale come quello che si accingono a sostenere le associazioni di categoria con i rappresentanti del Comitato euro mediterraneo di Areflh”.

Riflettori puntati sulla Sicilia – “Una iniziativa importante per l’economia siciliana e locale – ha detto il presidente del consiglio comunale di Vittoria, Luigi D’Amato -; i produttori possono esporre ma soprattutto confrontarsi per costruire insieme soluzioni per uscire dalla crisi”. “Oltre alla disponibilità a sostenere l’attività di questa Fiera – afferma l’assessore all’Agricoltura della Provincia Regionale di Ragusa, Enzo Cavallo, questa edizione giunge in un momento delicato per l’imprenditoria in genere e per l’agricoltura, preoccupazione giustificata dall’andamento dell’attuale situazione economica e dalla incertezze del settore agricolo particolarmente penalizzato. Nonostante le difficoltà i dirigenti Emaia sono riusciti a programmare l’evento in maniera qualificante per il territorio, per promuovere la nostra agricoltura, settore di punta per l’economia siciliana, per la filiera agroalimentare e l’indotto che si sviluppa attorno al settore, grazie anche agli interventi di rappresentanti di caratura nazionale e internazionale di tutti i settori del comparto”. “Da tecnico, vedere la presenza di sigle internazionali significa una straordinaria opportunità di confronto sulle produzioni orticole del Mediterraneo, una occasione per il territorio – dice Giuseppe Denaro, presidente So.ge.vi. -. I nostri competitor sono attualmente il Marocco e la Tunisia e quale migliore occasione che questa riunione del Comitato euro mediterraneo per  avviare appunto il confronto”.

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