ALTAMURA (MT) – Non solo il pane, per cui la città è famosa in tutto il mondo, anche la pasta realizzata ad Altamura è più saporita, nutriente e sostenibile grazie a “Iperdurum”, progetto di ricerca sperimentale e applicata finanziato con i fondi del PSR PUGLIA 2014/2020, Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”. Iperdurum è incentrato su “Filiera frumento duro: Innovazione varietale, qualità e tracciabilità delle produzioni pugliesi”. In contrada Santa Annunziata, venerdì 1 luglio, sui terreni della società agricola Denora Giovanni e figli si è tenuta la visita nei campi sperimentali del progetto.
Le prove in campo e i primi risultati sono più che positivi: i grani selezionati e le metodologie innovative di coltivazione degli stessi, già nel 2021, hanno avuto rese maggiori sia per quantità assoluta sia per ciò che attiene a capacità proteica e peso specifico del ‘duro di Puglia’ decisamente sopra la media. Risultati confermati nel 2022, anche con la mietitura e gli esami compiuti sul prodotto appena raccolto.
Con un grano e una semola più proteici, anche la pasta prodotta nell’ambito di Iperdurum possiede valori energetici e nutrizionali maggiori. Questo significa che, per il fabbisogno nutritivo-alimentare, quantità più moderate di pasta rispetto a quelle consumate attualmente saranno sufficienti a garantire lo stesso apporto nutritivo assicurato oggi da un piatto più abbondante. Una vera e propria ‘rivoluzione’ in campo agricolo e agroalimentare nel segno della salubrità degli stili di vita alimentari, della sostenibilità e redditività per le aziende del comparto alimentare.
“Il progetto Iperdurum”, ha spiegato Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante, “nasce dalla ricerca condotta dall’Università degli Studi di Bari, per una cerealicoltura pugliese più sostenibile e che garantisca la giusta redditività ai nostri produttori che fanno qualità, investono in innovazione e ricerca. Tutta la prima fase è stata caratterizzata da un’attività di concertazione dal basso, attraverso workshop tematici su tutto il territorio pugliese, da cui sono emersi i fabbisogni delle aziende agricole e di quelle di trasformazione”.
“La cerealicoltura è fondamentale per la nostra regione”, ha aggiunto Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia. “Dando il proprio contributo a progetti come quello di IPERDURUM, la nostra organizzazione sindacale degli agricoltori lavora al fianco dei produttori per ampliarne i mercati, potenziare il loro potere contrattuale, dare alle aziende agricole tutti gli strumenti indispensabili a garantirsi la giusta redditività”.
Il progetto muove dalla necessità di innovazione varietale e di conoscenze da parte degli operatori del settore, soprattutto per quel che concerne la produzione primaria e la trasformazione finale. Per garantire ai consumatori la costante qualità della pasta, eccellenza del Made in Italy, con nuovi prodotti a elevato valore aggiunto (pasta dietetica iperproteica) e rinomati prodotti tipici regionali (Pane di Altamura). Fondamentale è partire dall’impiego di idonee varietà per le coltivazioni del frumento duro, strumento indispensabile per offrire produzioni a elevato valore aggiunto, assicurare la salubrità del prodotto e prevenire il rischio dello sviluppo di micotossine. Nello stesso tempo, è importante l’impiego di razionali tecniche agronomiche sostenibili dal punto di vista economico e ambientale, e in grado di valorizzare le produzioni agricole territoriali. Capofila del progetto è l’azienda Coop La Piramide, referente scientifico la professoressa Agata Gadaleta docente di genetica vegetale nel Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. CIA Agricoltori Italiani Puglia, assieme alle sue aziende associate, è uno dei partner principali di IPERDURUM.