ROMA – “Servono subito soluzioni rapide per il contenimento dell’acqua e una vera programmazione condivisa tra Governo, regioni, consorzi di bonifica e associazioni, con il mondo dell’agricoltura pronto a collaborare”.
Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, intervenendo all’Assemblea Anbi in corso a Roma e commentando positivamente il via libera del Cdm allo stato d’emergenza per le cinque regioni più colpite dalla siccità, la previsione di uno stanziamento, a supporto, pari a 36,5 milioni di euro e della nomina del Commissario straordinario.
“Ma si faccia presto -ha aggiunto Fini-. Non si può procedere a singhiozzo. La crisi idrica va ben oltre la persistente siccità e gli sparuti, ma pericolosi, temporali delle ultime ore. Un Commissario straordinario subito, insieme a sub commissari sul territorio, servano -ha detto il presidente nazionale di Cia- a snellire i processi, mettere a terra soluzioni, uscendo definitivamente dall’approccio emergenziale per programmare un piano di nuovi invasi. Opere che siano cantierabili e accessibili”.
“Si riveda il Pnrr, facendo dialogare di più e meglio gli interventi in ottica innovativa. Si facciano partire i lavori di efficientamento della rete idrica già previsti e -ha concluso Fini- si difenda il ruolo dell’agricoltura che non spreca acqua, ma ne fa un uso sempre più sostenibile e a garanzia della sicurezza alimentare. E’ minacciata dalle pressioni politiche internazionali per la guerra in Ucraina e dalle speculazioni sui mercati che stanno uccidendo tante produzioni agricole italiane già alle prese con le calamità naturali. L’Europa green ne tenga conto”.