ROMA – L’agricoltura italiana ha bisogno di un aiuto immediato per fronteggiare il caro energia e far sì che la produzione nei campi continui senza pericolose interruzioni – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Non intervenire adesso per rispettare rigide regole sul contenimento del debito pubblico finirebbe per costare ancora di più dello stesso ampliamento del debito. La chiusura delle aziende più in difficoltà comporterebbe infatti un minore gettito fiscale, oltre a compromettere la filiera agroalimentare e lo stesso made in Italy.
Dal Governo uscente sono giunte a questo proposito voci contraddittorie, che non permettono agli operatori di avere un quadro chiaro di cosa li aspetta nelle prossime settimane – continua Tirso di Confeuro. Se il premier Draghi ha ribadito il suo no a un nuovo indebitamento, il ministro per le Politiche agricole Patuanelli ha sottolineato la necessità di un intervento immediato. In questo momento è dovere del Governo esprimere una posizione univoca su un tema di tale portata.
Crediamo che si debba valutare con attenzione la congiuntura attuale per apportare le indispensabili modifiche ai vincoli di bilancio che il nostro Paese ha sottoscritto. Non esiste una cura efficace per ogni crisi. Occorre valutare di volta in volta cosa è meglio fare, abbandonando dogmatismi che rischiano soltanto di far peggiorare la situazione.